26 dicembre 2012

ELEZIONI ALLE PORTE, IL COMUNE CHIUDE GLI UFFICI ELETTORALI

Il Comune di Torino, su ordinanza del Sindaco, ha deciso di chiudere gli Uffici Elettorali in vista delle festività natalizie concedendo un periodo prolungato di vacanze ai propri dipendenti.
Peccato che solo pochi fa giorni il governo Monti abbia dato le dimissioni e siano state indette, per il 24-25 febbraio 2013, le prossime elezioni politiche, comportando di fatto il lavoro di preparazione delle liste dei candidati da presentare alle elezioni da parte di tutti gli interessati e gli addetti ai lavori.
Come si può pensare di chiudere gli Uffici Elettorali per praticamente una settimana con le elezioni a 2 mesi di distanza? Dall'altra parte, come fanno partiti, movimenti e candidati a presentare documenti e certificati, rispettando tempi e regole, con gli Uffici Elettorali completamente chiusi per una settimana in un periodo di attività intenso come questo? 
Va bene che chiudere gli Uffici per una settimana comporterà per il Comune un notevole risparmio in termini di costi di gestione (luce, riscaldamento, personale, ecc.), tuttavia sarebbe stato più ragionevole, vista la situazione, optare per l'apertura a mezza giornata per garantire comunque un regolare servizio. Altrimenti poi non ci si può lamentare o scandalizzare se vengono fuori le vicende delle liste escluse e delle candidature irregolari, per mancato rispetto delle scadenze e delle tempistiche, o peggio ancora delle liste e delle firme false. 
Se si pretende che tutto venga fatto alla luce del sole e nel rispetto delle regole, da parte di liste e candidati, allora bisogna anche però creare le condizioni perchè ciò avvenga, perchè altrimenti la cattiva organizzazione dei servizi al cittadino istiga solamente i cittadini a trasgredire le regole.

18 dicembre 2012

IMU = RAPINA: I DIRITTI NON SI TASSANO!

Nella notte tra il 17 e il 18 dicembre un gruppo di militanti di Gioventù Italiana Torino ha esposto uno striscione nei pressi della sede dell'Atc Torino (Agenzia Territoriale per la Casa), in Corso Dante 14, per protestare contro l'introduzione dell'Imu proprio nel giorno in cui è scaduto il termine per il pagamento della seconda rata dell'imposta.
Abbiamo scelto la sede dell'Atc, agenzia che si occupa dell'assegnazione delle case popolari, come luogo simbolico della nostra protesta e perchè riteniamo che mai come oggi la casa sia un diritto innegabile di ogni cittadino e che proprio l'introduzione dell'Imu sia la negazione di tale diritto.
Uno Stato che considera la casa di proprietà come un "privilegio da tassare" è uno Stato che può solo volere il male dei suoi cittadini e il fatto che molti di essi non riusciranno a far fronte al pagamento dell'imposta riceveranno quasi sicuramente una cartella esattoriale, rischiando di fatto la perdita dell'immobile, dovrebbe far riflettere e non poco.
Vogliamo l'abolizione di questa imposta in quanto rappresenterebbe per le famiglie una boccata d'aria indispensabile e necessaria per far ripartire l'economia reale e la crescita economica, determinando di fatto una possibile via d'uscita da una crisi di cui i cittadini non sono responsabili ma che stanno pagando a carissimo prezzo. Stesso discorso vale per un'altra imposta inutile come il Canone Rai, in quanto oggi tutti i cittadini possiedono almeno un televisore per abitazione e inoltre perchè pagare un'imposta sul servizio pubblico televisivo per ricevere un servizio non certo eccellente come quello che la Rai ormai propone da diversi anni è una cosa priva di senso.

5 dicembre 2012

2007 - 2012 : IL LAVORO E' ANCORA UN DIRITTO!

La scorsa notte, tra il 4-5 dicembre, un gruppo di militanti di Gioventù Italiana Torino ha esposto sulla cancellata dell'ex stabilimento Thyssenkrupp, in Corso Regina Margherita, uno striscione con scritto "2007 - 2012: IL LAVORO E' ANCORA UN DIRITTO!" per ricordare i sette operai che che 5 anni fa morirono in un incendio scoppiato all'interno dello stabilimento mentre lavoravano. Sono passati 5 anni da quella tragica notte e, per quanto il lavoro sia un sacro santo diritto di ogni uomo, esso da allora in Italia ha subito dei soprusi imperdonabili, dalla Thyssenkrupp fino all'Ilva di Taranto passando per i casi della Fiat di Pomigliano e Mirafiori e dell'Indesit sempre a Torino. 
La cosa ancora più sconcertante, e che per molti versi fa rabbia, è il fatto che oggi qualcuno abbia il coraggio di dire che "il lavoro non è un diritto" e che pretendere certe tutele e certe garanzie significa essere choosy, al punto da attuare una "Riforma dell'articolo 18" che smantella ogni garanzia e ogni tutela verso i lavoratori solo per compiacere i mercati, le banche e gli speculatori che ci stanno uccidendo....ogni riferimento al ministro (incompe)tecnico Elsa Fornero è puramente voluto! 
Noi non ci stiamo! Il lavoro, oltre ad essere un diritto e ad essere l'unica vera medicina per la crisi, è la più grande attività nobile che favorisce elevazione dell'uomo, è la pietra miliare per la prosperità e la crescita di ogni civilità. Al contrario, una civiltà condannata a vivere nello sfruttamento, nella disoccupazione e nella precarietà è solamente destinata a morire...e i risultati non stanno tardando a vedersi!

30 novembre 2012

EURO: STRUMENTO DI DISTRUZIONE DI MASSA

Venerdì 30 novembre 2012 alle ore 21 presso Terrazza Solferino (Via Bertolotti 7 a Torino) si terrà l'incontro "EURO: STRUMENTO DI DISTRUZIONE DI MASSA" organizzato da Gioventù Italiana in collaborazione con i militanti di Continuità Ideale e dove sarà ospite come relatore l'Avv. Alberto Costanzo. Sarà un'occasione importante dove si parlerà dell'Europa e di come il suo progetto criminale, attraverso la moneta unica e la finanza speculativa, stia uccidendo i popoli europei privandoli delle loro identità, delle loro culture, dei loro diritti e del loro futuro.
Siete tutti invitati a partecipare, vi aspettiamo!

27 novembre 2012

UN SORRISO SOTTO L'ALBERO

In occasione delle festività natalizie Gioventù Italiana organizza una RACCOLTA GIOCATTOLI, BENI ALIMENTARI E DI PRIMA NECESSITA', che saranno distribuiti a famiglie bisognose grazie alla collaborazione con associazioni di beneficenza.

24 novembre 2012

PALESTINA LIBERA!


I militanti di Gioventu' Italiana hanno affisso nella notte tra il 23 e il 24 novrembre uno striscione con su scritto "PALESTINA LIBERA!", nel corso di un'iniziativa nazionale del movimento per manifestare la propria solidarieta' al popolo palestinese, sconvolto e annichilito da otto giorni di bombardamenti a tappeto che hanno avuto come obiettivi anche e soprattutto inermi civili, spesso donne e bambini. La tregua di questi giorni e' stata unilateralmente imposta da Israele, che dopo aver distrutto palazzi governativi e centri d'informazione in Palestina non ha di fatto più nulla da bombardare. Dal punto di vista politico la Palestina oggi non esiste più, per la gioia dei ministri israeliani che nei giorni scorsi si auguravano di poter "riportare Gaza nel medioevo", riducendo la striscia al caos più totale, negando l'autodeterminazione ai palestinesi. Oggi più che mai, la Palestina chiede liberta'!

19 novembre 2012

CARCERI A PROVA DI SUICIDIO, UNA PIAGA INTERMINABILE

Pochi giorni fa presso il carcere della Vallette di Torino si è verificato l'ennesimo tentativo di suicidio da parte di un detenuto, il quale ha cercato di impiccarsi con dei pantaloni alla grata della finestra del bagno e che, fortunatamente, è stato salvato per il rotto della cuffia dagli agenti della polizia penitenziaria.
L'episodio è solo l'ultimo di una lunghissima serie e infatti non sono mancati i reclami e le proteste, più che legittime, da parte del sindacato autonomo della polizia penitenziaria che continua a denunciare le condizioni di vita e di lavoro difficili all'interno degli istituti correzionali di tutta Italia : in tutta Italia si verifica 1 suicidio compiuto ogni 15 tentativi, le condizioni di lavoro da parte degli agenti sono sempre più difficili, sia causa del sovraffollamento e sia per le carenze umane ed economiche sempre più notevoli.
Il tema della vita in carcere è sempre stato un tema caldissimo che, specialmente negli ultimi anni, le istituzioni hanno sempre cercato di evitare con provvedimenti, o meglio delle mascherate, come l'indulto e il decreto salva-carceri facendo credere di aver risolto il problema, il quale si è puntualmente ripresentato poco tempo dopo quando stragrande maggioranza dei detenuti messi in libertà grazie all'indulto ha fatto ritorno in cella.
L'indulto non serve a nulla, quello serve è un maggiore impiego di risorse nell'ammodernamento infrastrutturale e nella costruzione di nuove carceri per fare in modo che queste tornino ad avere la loro funzione originaria di rieducare il cittadino condannato alla detenzione per favorirne il reinserimento nella società una volta scontata la pena. Altrimenti, continuando su questa strada, il carcere continuerà a rappresentare l'inferno terreno per il detenuto, portando questo a compiere continui tentativi di suicidio oppure ad incattivirsi maggiormente in modo da, una volta terminata la detenzione, diventare ancora più delinquente di prima e di conseguenza a rimettere piede cella poco tempo dopo.
I detenuti devono senza dubbio scontare la loro pena fino alla fine e pagare per i reati commessi, ma ciò non li priva dei loro diritti, ossia, quelli di potersi riscattare e di integrarsi nella società una volta terminata la pena.
Stesso discorso vale per gli agenti di polizia penitenziaria, i quali non possono continuare a fare gli orari straordinari compiendo dei gesti straordinari (come salvare un detenuto dal suicidio) operando in condizioni disumane come quelle attuali e rischiando la vita tutti i giorni.

16 novembre 2012

CHIUDERE I COMPRO ORO, SUBITO!

Nella notte tra il 15 e il 16 novembre 2012 i militanti di Gioventù Italiana con La Destra hanno attaccato alcuni volantini sulle serrande e sulle inserzioni pubblicitarie di alcuni Compro Oro di Torino per protestare contro la crescita vertiginosa di queste attività commerciali, verificatasi negli ultimi anni, e per sollevare il dubbio sulla trasparenza delle loro attività.
Negli ultimi 5 anni sono nati 28000 Compro Oro in tutta Italia per un giro d'affari, stando ai dati raccolti, di circa 7 miliardi di euro, numeri impressionanti se si pensa al periodo di crisi attuale che le attività commerciali in generale stanno vivendo, abbastanza impressionanti da far sorgere qualche dubbio.
Se poi si pensa alle notizie degli ultimi giorni sulle operazioni svolte dalla Guardia di Finanza in tutta Italia allora i dubbi nutrono qualche fondamento: 250 perquisizioni, 163 milioni di euro in beni sequestrati e 118 indagati per ricettazione e riciclaggio in 11 regioni d'Italia.
Quello che vogliamo è che si faccia più chiarezza possibile sulla vicenda e sul giro d'affari dei Compro Oro, pertanto o si introducono maggiori vincoli normativi sulla concessione della licenza d'apertura, da parte di Questura e Comune, e sulla la gestione di queste attività conferendo maggiori poteri di controllo alla Guardia di Finanza e alla Camera di Commercio, oppure tanto vale chiudere i Compro Oro una volta per tutte e permettere che la compravendita di beni preziosi in oro possa avvenire solamente presso le gioiellerie e le oreficerie autorizzate. I cittadini, messi in ginocchio dalla crisi, sono costretti a vendere i loro beni preziosi presso i Compro Oro che li acquistano a ribasso, spesso senza emettere ricevuta fiscale nè fattura, per poi rivenderli a prezzo maggiorato sul mercato internazionale, quindi invitiamo chiunque a abbia intenzione di vendere il proprio oro a pensarci molto bene prima di mettere piede in questi posti.

14 novembre 2012

CRISI : SOLO MALESSERE E REPRESSIONE

La giornata di oggi è stata una giornata incandescente, gli scontri verificatisi nelle varie manifestazioni contro la crisi che si sono tenute in tutta Italia per protestare con le politiche del governo, fatte solo di precarietà e sfruttamento, sono la chiara espressione del malessere diffuso tra la popolazione.
Gli scontri alle manifestazioni hanno avuto delle dinamiche molto diverse in molte zone d'Italia, a Torino un gruppo di autonomi ha aggredito un poliziotto a colpi di mazza da baseball riducendolo in gravi condizioni, invece a Roma le dinamica è stata ben diversa e gli studenti in corteo (in buona parte disarmati) si sono ritrovati a subire una carica violentissima da parte delle Forze dell'Ordine.
Quanto è accaduto è sconcertante, perchè se da una parte è ingiustificabile quanto è accaduto a Torino, dall'altra non si può rimanere indifferenti di fronte a quanto è accaduto a Roma.
I giovani precari e gli studenti sono sempre meno ascoltati e sempre più abbandonati a loro stessi, perchè evidentemente questo governo ritiene siano più importanti l'austerity, l'andamento dei mercati finanziari e i capricci delle banche che hanno innescato la crisi, invece che investire sul futuro delle giovani generazioni (ritenute da qualcuno troppo choosy) attraverso l'istruzione e la ricerca.
Mai quanto oggi bisogna ascoltare chi scende in piazza, in quanto se si continua a fare finta di niente e a reprimere la protesta prima o poi questa esploderà ai limiti della violenza diventando incontrollabile.

9 novembre 2012

MUSETTI: DOPO CINQUE ANNI DI GIOIE E SACRIFICI, SIAMO ANCORA QUI. ET VENTIS ADVERSIS!


Gioventù Italiana, un nuovo punto di riferimento per tanti giovani non conformi, un nuovo stimolo per le imprese future, una nuova casa per tutti noi.
Erano questi gli ideali che ci animarono cinque anni fa, quando a Roma, nel diciottesimo anniversario della caduta del muro di Berlino, fondammo questo nostro movimento: un sogno che si avverava, una nuova possibilità per i tanti che in quegli anni sentivano la necessità di qualcosa di nuovo e dirompente nel mondo giovanile della nostra Italia.
Sono stati tanti, innumerevoli i sacrifici che da quel giorno del 2007 abbiamo affrontato, ma le difficoltà non ci hanno mai piegato, siamo sempre stati capaci di piegarci senza spezzarci, di mantenere viva la fede in ognuno di noi, e questo perché tutto ciò che il destino c’ha imposto, lo abbiamo vissuto con unità e spirito di comunità, uniti dal medesimo sogno.
Socializzazione, unità nazionale, giustizia sociale, queste erano le nostre parole d’ordine allora, lo sono ancora oggi e con orgoglio possiamo dire che lo saranno sempre, in continuità con quella generazione di eroi della Repubblica Sociale che per quelle parole prima morì, e poi fu seppellita dalla storiografia ufficiale: il loro testimone è ancora nelle nostre mani, vivo e forte, la loro testimonianza di fede non morirà mai finché ci sarà anche solo uno di noi ad averla nel cuore.
I ricordi di questi cinque anni, che sono stati i più intensi della mia vita non solo politica, ma anche umana e personale, ci portano la mente alla generosità di tanti militanti, che hanno sacrificato tutto, a livello economico ma soprattutto personale e familiare, per servire l’idea della loro vita.
Quella giornata di Trieste poi, a un anno dalla nostra fondazione, ci formò come comunità in cammino, soli contro tutti per il bene dell’Italia, ma forse, soprattutto, per il bene nostro, per mantenere in vita quella fiamma, quell’ideale che in tanti, troppi negli anni hanno tentato di spegnere o nascondere.
Beh, non ce l’hanno fatta, e dopo cinque anni, piegati dai tanti sacrifici ma mai spezzati nel nostro ardore, possiamo ancora dire: noi ne siamo i testimoni!

Et ventis adversis!


Gianni Musetti
Segretario nazionale Gioventù Italiana

26 ottobre 2012

PARCO DORA AI RESIDENTI, VIA I VANDALI!

Nella notte tra il 25 e il 26 ottobre alcuni militanti di Gioventù Italiana con La Destra di Torino hanno esposto uno striscione, con su scritto "PARCO DORA AI RESIDENTI, VIA I VANDALI!", nei pressi del Parco Dora (Circoscrizione 4) per protestare contro i continui episodi di vandalismo che si verificano ormai da diversi mesi presso il parco.
Non è tollerabile che un'area pubblica inaugurata da pochissimo sia già stata ridotta in simili condizioni di degrado (ascensori distrutti, panchine danneggiate, canestri del campo da basket fatti a pezzi, ecc.), i cittadini hanno il diritto di beneficiare di un'area verde presso cui svagarsi e svolgere le loro attività quotidiane senza dover riscontrare continuamente tali disagi.
Per questo chiediamo che le istituzioni locali (Comune di Torino e Circoscrizione 4) si impegnino a riqualificare adeguatamente la struttura, per renderla uno spazio agibile per tutti i cittadini, e a promuovere un maggiore senso civico tra i cittadini. Il bene comune è un valore del quale nessun cittadino può fare a meno, per questo vogliamo che esso sia e venga fatto rispettare.

24 ottobre 2012

NOSIGLIA VENGA INCONTRO PRIMA AI GIOVANI ITALIANI

L'Arcivescovo della Diocesi di Torino, Monsignor Cesare Nosiglia, invita le famiglie torinesi ad adottare una famiglia Rom o Sinti come gesto di integrazione sociale e con l'obbiettivo di indicare una via d'uscita dalla crisi.
L'Arcivescovo sostiene inoltre che l'attuale crisi, prima che economica, è sopratutto culturale e morale e aggiunge che i "poveri più colpiti" sono proprio i Rom e i Sinti.
Vien da chiedersi : ma agli italiani, in particolare ai giovani, non ci pensa nessuno?
Non intendiamo mettere in discussione i principi sociali della carità e dell'aiuto verso i bisognosi sostenuti dalla Diocesi, ma ci teniamo a precisare che, tra i più colpiti dalla crisi, ci sono anche gli italiani e in particolar modo i giovani. Con la disoccupazione all'11%, nessuno pensa agli italiani che dopo aver lavorato, pagato le tasse e risparmiato per anni, ora si ritrovano magari senza casa e a far la coda alle mense della Caritas per potersi garantire i pasti? Con la disoccupazione giovanile al 34%, nessuno pensa ai giovani che dopo aver passato anni a studiare e formarsi, oggi si ritrovano a 30 anni a vivere ancora con i genitori, senza lavoro oppure a dover accettare lavori precari, con degli stipendi da fame e senza nessuna prospettiva stabile per il futuro?
Per questo ci teniamo ad invitare l'Arcivescovo, la Diocesi e tutte le altre realtà di Torino che si occupano di sociale ad impegnarsi nei confronti dei torinesi e dei giovani prima, rispetto che all'integrazione dei Rom e dei Sinti.

18 ottobre 2012

DROGA : UNA PIAGA IN CRESCITA


Mentre la crisi economica imperversa, il mercato della droga a Torino e dintorni conosce un vero e proprio boom. Nei primi quattro mesi del 2012 sono stati sequestrati più di 60 chili di cocaina, mentre in tutto il 2011 i chili sequestrati erano stati circa 26, in aumento anche il sequestro delle altre sostanze stupefacenti.
L’ultima notizia al riguardo viene da Strambino, vicino a Ivrea, dove i Carabinieri hanno fermato l’auto di un ragazzo di 22 anni per un controllo, trovandogli poi addosso una busta contenente 5 dosi di ketamina oltre ad alcuni semi di marjuana. Dopo essere risaliti al venditore della ketamina, un giovane di 19 anni, i Carabinieri hanno sequestrato in casa di quest’ultimo 8 francobolli imbevuti di LSD, 5 piante di marjuana e alcuni grammi di hashish.
Il proliferare delle droghe sul nostro territorio prova che la crisi attuale non è solo economica, ma prima di tutto culturale ed etica. Il ruolo della famiglia, che dovrebbe educare i giovani a dei valori sani, sta gradualmente venendo meno. Se la televisione, con i suoi modelli malati, induce fin dall’infanzia le nuove generazioni a non pensare e a cercare l’evasione, la Scuola sta progressivamente rinunciando a svolgere una qualsiasi funzione educativa, di conseguenza i giovani sono portati a cercare una via di fuga dal vuoto in cui vivono nelle sostanze stupefacenti, con esiti disastrosi per il loro futuro e per quello delle future generazioni. Gioventù Italiana con La Destra, registrando il fallimento del sistema educativo e formativo vigente, auspica dunque un cambiamento netto, che riporti al centro la famiglia e i principi fondanti della nostra tradizione culturale.

27 settembre 2012

A SCUOLA DI DEGRADO

Sono numerose le notizie che quotidianamente danno l’idea di quanto sia degradata la realtà delle nostre scuole. Mentre tornano in Italia veicolate dall’immigrazione selvaggia malattie che si credevano estirpate, come la tubercolosi, queste trovano un luogo di diffusione privilegiato proprio nelle scuole: è di questi giorni la notizia di tre studenti dell’istituto professionale Steiner ammalatisi di tubercolosi. Uno di loro è ancora ricoverato in ospedale, mentre altri sette compagni di due degli studenti ammalati sono risultati positivi al bacillo.
Ma la cosa più preoccupante è che la scuola sta inculcando nelle nuove generazioni una mentalità malata. Scomparso il concetto di autorità, venuta meno l’idea dell’onore, oltre ai valori etici, non ci si deve stupire se accadono fatti come quello verificatosi nello stesso istituto torinese, dove un insegnante rischia di essere multato pesantemente per aver assistito impassibile mentre un alunno subiva vessazioni da parte dei compagni di classe, che riprendevano la scena con un telefonino.
Gioventù Italiana con La Destra denuncia questa situazione inaccettabile ed esprime solidarietà a chi, nonostante tutto, si impegna per far funzionare la scuola pubblica.

11 settembre 2012

SOSTENIAMO I RESIDENTI DEL QUARTIERE FALCHERA



Gli abitanti del Falchera hanno recentemente consegnato una lunga lista delle criticità che affliggono il quartiere ai consiglieri della circoscrizione sei. Tra le varie questioni sollevate spicca il problema dell’inquinamento causato dalle discariche abusive. Nonostante l’incremento della sorveglianza in zona e degli interventi di pulizia, sono ancora molti gli automobilisti che scaricano periodicamente i loro rifiuti ai margini delle strade. Spesso i teppisti danno inoltre fuoco all’immondizia, con conseguenti disagi aggiunti per chi vive qui e si ritrova a dover fare i conti con un’inaccettabile situazione di degrado, che coinvolge anche i laghi. Questi ultimi sono da tempo in attesa di un’azione di bonifica che ne ripulisca le sponde, attualmente invase da rifiuti di ogni tipo.
Difficile è anche la situazione della viabilità, anche se in questo settore si stanno cominciando a prendere provvedimenti, come i previsti lavori per l’impianto di illuminazione e per la fognatura di via Tanaro.
Gioventù Italiana con La Destra si unisce ai cittadini della circoscrizione 6 nel perorare una necessaria bonifica dei laghi e nel richiedere l’attuazione dei previsti lavori atti a migliorare le condizioni della viabilità.

31 agosto 2012

SI FACCIANO RISPETTARE LE AREE PEDONALI!



Nel quartiere San Paolo, l’isola pedonale di via Di Nanni viene regolarmente attraversata da macchine e moto a gran velocità, che non di rado provocano incidenti. La zona si sta inoltre trasformando in un parcheggio abusivo, utilizzato da macchine che in teoria non potrebbero nemmeno circolare nella zona. Crescono quindi i disagi e le lamentele dei residenti, gli unici cui spetta il diritto di transitare in auto in loco. Scarse e inefficaci per ora le misure prese, mentre l’attività dei vigili urbani nella zona appare deficitaria.
Gioventù Italiana con La Destra invita quindi le autorità a vigilare in modo più efficace, in modo da far rispettare le regole stabilite per la convivenza civile, se necessario ricorrendo alle telecamere.

27 agosto 2012

VERSO LE ELEZIONI, VERSO LA SOVRANITA'

La legislatura 2008-2013 passerà alla storia come la più sporca, la più marcia e la più corrotta della nostra storia.
La recessione economica è in corso, le tasse, il debito pubblico e la disoccupazione sono ai massimi storici, la gente è disperata e non sa più a quali santi votarsi (se non all'antipolitica del comico a 5 stelle Beppe Grillo), per le strade delle grandi città regna il degrado, tra i giovani (non tutti per fortuna) il disorientamento culturale la fa da padrone... e tutto questo per colpa di una classe politica e di una sistema partitocratico corrotto, senza dignità e asservito alle oligarchie finanziarie internazionali che a poco a poco stanno divorando l'Italia.
Sul banco degli imputati vi sono il "tecnico" Mario Monti e il sistema di partiti che lo sta appoggiando (Pdl, Pd e Udc)... tra pochi mesi vi saranno le elezioni politiche e questa casta di politicanti le sta studiando tutte per pararsi dietro ad una legge elettorale con un super-sbarramento (5%) finalizzato ad escludere e a far desistere le forze politiche "non allineate" con l'attuale sistema vigente.
Ci spiace per loro, ma nessuna legge elettorale e nessuno sbarramento potranno sottrarre questa casta di politicanti da 4 soldi alle proprie responsabilità, i partiti (Pdl, Pd e Udc) e i loro leader (Alfano, Casini, Bersani, Letta, Fini, ecc.) riceveranno alle prossime elezioni politiche la lezione che si meritano, pagheranno le conseguenze delle scelte di questi e - molto probabilmente - qualcuno di loro rimarrà disoccupato e costretto a guardare il Parlamento da fuori ed giusto che sia così. 
Pertanto è nostro dovere non rimanere alla finestra a guardare come purtroppo ci è toccato in questi 5 anni, ce lo chiede l'attuale presente, ce lo chiede il Nostro passato e ce lo chiede ancor di più il Nostro futuro; abbiamo tutti i numeri e tutte le carte in regola per presentarci alle prossime elezioni guardando gli italiani negli occhi (come quel vecchio manifesto del MSI con lo sguardo di Almirante che diceva : "Noi possiamo guardarvi negli occhi!"), dire loro le cose come stanno e fare in modo che dal 2013 essi si reimpossessino della politica (senza bisogno dell'antipolitica di un comico a 5 stelle), in parole povere fare si che l'Italia riacquisti la propria SOVRANITA'.
Abbiamo un programma - i 10 punti per la Sovranità - che unico e inimitabile, ora sta a noi saperlo spiegare agli italiani, abbiamo circa 8 mesi a disposizione ed è una grande occasione in un periodo come questo, quindi forza e coraggio e.... BOIA CHI MOLLA!


I 10 PUNTI PER LA SOVRANITA' :
http://www.youtube.com/watch?v=OydQUxAgpkk&feature=relmfu


Gioventù Italiana con La Destra
Federazione Provinciale di Torino

18 luglio 2012

DIFENDIAMO L'ARTICOLO 18 E LICENZIAMO I COMPLICI DELLA FORNERO


Nella notte i militanti di Gioventù Italiana hanno simbolicamente chiuso le sedi locali di PD e PDL, "sigillandone" i portoni con scotch e volantini. 
I due principale partiti che tengono in piedi la maggioranza Monti, il 5 luglio scorso hanno votato "no" alla sfiducia parlamentare nei confronti del ministro Fornero, fautrice di una riforma del lavoro che minaccia l'Articolo 18 e lo stesso diritto al lavoro per gli italiani: "PD e PDL vogliono i licenziamenti facili? Invece sarà il popolo italiano a licenziare questi partiti, " - recitano i volantini - "che si dimostrano ogni giorno servi delle logiche di potere che stanno affamando il popolo italiano" dichiarano i militanti di Gioventù Italiana.
"La messa in discussione dell'Articolo 18 rappresenta una grande mancanza di rispetto nei confronti di un popolo che sta già patendo fin troppo i danni di una crisi creata da banche ed alta finanza: le dichiarazioni del ministro Fornero, secondo la quale il lavoro non sarebbe più un diritto, costituiscono un'offesa alla dignità di ogni lavoratore. 
Gioventù Italiana ritiene che il lavoro, oltre ad essere un diritto, rappresenti la base del futuro di una nazione, e che in quanto tale debba essere tutelato e garantito. Siamo pronti a scendere in piazza con i sindacati, andando oltre le fazioni politiche, uniti nella difesa di quello che noi non considereremo mai un mero costo di produzione, come vorrebbe insegnarci il prof. Monti, ma un diritto e un dovere sociale".
Concludono i militanti: "I leader politici che sostengono questo governo (Alfano e Bersani) si rendono inevitabilmente complici di un vero e proprio massacro sociale: Gioventù Italiana ribadisce la sua posizione di contrasto a questa maggioranza e ai partiti che ne fanno parte. Non potrebbe essere diversamente, perché non staremo mai con chi per una poltrona s'è venduto ai giochi dell'alta finanza di Bruxelles, divenendo di fatto un impresentabile".

12 luglio 2012

BARRIERA DI MILANO SOTTO ASSEDIO

Da anni ormai il quartiere Barriera di Milano (Circoscrizione 6, zona Nord di Torino) versa in una totale condizione di degrado che pare irreversibile, infatti nell'ultimo mese pare che la situazione sia veramente precipitata : la scorsa settimana un gruppo di vandali ha incendiato e danneggiato il centro d'incontro per anziani in Via Mascagni, lo scorso mese in Via Monteverdi - come dimostrano le denunce dei residenti - sono state date alle fiamme due auto (le ultime di una lunga serie incendiate in passato), i parchi pubblici e le zone verdi sono praticamente lasciate in mano a spacciatori e delinquenti e infine, come se non bastasse, la crisi economica sta dando il colpo di grazia ai commercianti italiani costretti a chiudere le loro attività perchè penalizzati dalle strisce blu, dalla "concorrenza sleale" dei grandi centri commerciali e dal degrado del quartiere.
La situazione è a dir poco grave, i cittadini residenti della Circoscrizione 6 sono oramai all'esasperazione e nessuno può più far finta di nulla di fronte a ciò.
Intendiamo manifestare la nostra solidarietà ai residenti costretti a convivere quotidianamente con questa realtà e per questo invitiamo le Autorità Locali (Comune, Regione, Prefettura e Questura) a non ignorare lo stato delle cose e quindi a intervenire.

2 luglio 2012

VIA MASSARI : UNA STRADA TRASFORMATA IN DISCARICA


Via Massari, Via Lulli e Via Paolo Veronese, tutte e tre situate a Madonna di Campagna, si stanno trasformando in discariche abusive. L’anno scorso gli Alpini di Torino Stura, in collaborazione col Comune di Torino, avevano effettuato un intervento di pulizia nella zona, tuttavia oggi la situazione è ancora peggiore di quanto non fosse allora. 
Tutte le settimane diverse macchine si fermano a scaricare i rifiuti, nonostante i cartelli e divieti, in particolare in via Massari, dove frigoriferi abbandonati ostruiscono la strada impedendo la circolazione del traffico e dove la situazione è diventata insostenibile. 
La presenza di rifiuti di ogni tipo rischia di attirare topi, oltre che piccioni e blatte, causando quindi ulteriori disagi agli abitanti. 
Gioventù Italiana con La Destra auspica maggiori interventi di pulizia da parte del Comune di Torino, oltre che più efficaci misure atte a dissuadere l’inaccettabile comportamento di chi danneggia intenzionalmente la propria comunità.

29 giugno 2012

LA CRISI NON SI SUBISCE, SI COMBATTE!



La crisi non si subisce, si combatte.

Documento 2.0 per la militanza
Dal campo di Gioventù Italiana a TERNI

"Non v'è più bellezza, se non nella lotta "
"Ogni idea politica è un organismo vivo. I partiti sono quasi sempre destinati a diventare dei grandi cadaveri gloriosi "
(F. T. Marinetti)


Il clima politico che stiamo vivendo in Italia è assai mutevole e difficile da assecondare. Un movimento giovanile ha il DOVERE di interpretare gli eventi già prima che essi si concretizzino nella realtà.
Abbiamo assistito alla disgregazione del centro destra in meno di un anno di vita politica, senza che si riuscisse a catalizzare, su di noi, l'attenzione dell'ormai grande partito "di protesta" che si è consolidato in Italia.
Questo "movimento d'opinione", se così lo possiamo chiamare, è decisamente composto da tre categorie di genere: GIOVANI, DISOCCUPATI, Popolo della RETE. In altre occasioni li si potrebbe chiamare "gli indignati" ma sarebbe un termine troppo vago per poterli qualificare.
Va da se però che, queste categorie, hanno bisogno di una rappresentanza politica, anzi meglio, di una cultura politica che sappia dare delle risposte. Per ora ad essi si è proposto soltanto Grillo, che con 20 anni di martellamento, è riuscito a sfondare mediaticamente erigendosi a Leader contro l'attuale sistema.
Il suo vantaggio sta tutto nel non avere il peso di un partito, ma una struttura leggera che si è vista bene nel non farsi confondere, nell'immaginario collettivo, con le altre formazioni politiche ma che in realtà è più gerarchica e più ingessata di molti altri partiti. Più che un movimento nato dal basso è una organizzazione quasi religiosa, dove il capo è intoccabile e tutti ne seguono e ne professano le gesta.
Probabilmente questa analisi lo fa assomigliare più ad un Berlusconi della prima ora, e alla vecchia struttura di Forza Italia, che ad un vero leader e a un movimento di popolo.
Questo dimostra quanto sia importante avere una cultura di fare le cose, uno stile che possa contraddistinguerci, che vada oltre le persone e la loro sopravvivenza nello scenario politico.
Quando Berlusconi ha abbandonato la scialuppa il PDL è finito in rovina insieme al suo governo, quando Grillo si ritirerà o finirà in disgrazia pure lui, si porterà appresso anche ciò che ha tentato di creare.
Diversamente sarebbe se i nuovi movimenti nascessero da quello che dicevamo prima, una cultura che parta dalla militanza. Per essere più chiari: dobbiamo puntare tutto sui valori e sulle idee e non su un uomo che le possa rappresentare.
Esse hanno bisogno comunque di una struttura, di un raccoglitore in cui essere elaborate e diffuse, con una classe dirigente che ne diventi portavoce.
Bisogna fare in modo che le nostre idee vadano oltre il volere del singolo, una citazione fa sicuramente al caso nostro "io potrò anche morire ma le mie idee vivranno in eterno".
E' da queste considerazioni che dobbiamo ripartire. Dobbiamo comprendere che ci sono milioni di incazzati che non stanno attendendo un messia, ma una proposta alternativa a questo sistema.
Queste persone vogliono motti, vogliono programmi e hanno il bisogno di avere una bandiera, un vessillo che possa stare, fra le carezze del vento, al di sopra delle teste di chi le issa al cielo.
Il nostro partito ha deciso di seguire questa strada dettandosi dieci punti, che non hanno una singola firma, ma che sono la rappresentanza di una continuità ideale che oggi noi incarniamo.
Noi siamo per la Preferenza Nazionale perché da sempre siamo nazionalisti e non per pura opportunità del momento.
Noi siamo per la socializzazione degli utili e della partecipazione di impresa perché da sempre abbiamo professato la pacificazione sociale.
Noi siamo per la sovranità nazionale perché riconosciamo nei popoli il diritto di autodeterminarsi contro ogni struttura sovranazionale dedita alla speculazione.
E così potremmo continuare per ogni altro singolo punto. Il nostro modo di fare non deve essere quello dei sondaggisti, che consigliano ai politici cosa dire in base agli umori della popolazione, noi dobbiamo rispondere alle necessità del popolo con delle soluzioni che gli altri non possono proporre per il semplice fatto che esse non gli appartengono. Tutto questo per dire che le risposte che dobbiamo dare stanno nella nostra storia e in quello che ci ha lasciato. A noi tocca sapere raccogliere il testimone e organizzare le battaglie perché queste idee diventino la risposta a tutte le crisi. La crisi del Lavoro, dell'economia, ma anche, e soprattutto, la crisi dei valori, dell'etica, dello stato sociale, del costume, della cultura, la crisi della scuola, della famiglia, dell'età, della vita in generis.
Solitamente quando si parla di crisi si pensa subito a quella economica, ma essa non è altro che la conseguenza di altre crisi, fra cui, la prima, quella della moralità.
Se la moralità fosse forte non si permetterebbe ad un primo ministro di svendere le ricchezze di un Paese a dei gruppi lobbistici. Se la moralità fosse inattaccabile non si permetterebbe ad una banca di truffare milioni di persone senza che nessuno paghi le conseguenze. Se la moralità fosse decisa e ben delimitata non si permetterebbe all'alta finanza di decidere le sorti di intere Nazioni come se fossero pedine sul proprio scacchiere economico.
E' la MORALIZZAZIONE il primo punto che dobbiamo conseguire e su questa si deve basare ogni evento che vorremo organizzare, ogni manifestazione, presidio, sussidiario e documento.
Dobbiamo essere il movimento dei GIUSTI, di quelli che amano la legalità, che presidiano le fabbriche con chi perde il lavoro, che manifestano contro le banche e ne denunciano i metodi, dobbiamo essere quelli che stanno con il fiato sul collo alle amministrazioni locali, alle regioni, leggendone le delibere e controllandone gli impegni.
Il nostro movimento giovanile non deve fermarsi all'essere anticamera del partito, per chi non ha ancora i dati anagrafici necessari per aderirvi, ma essere scuola di formazione e braccio militante del partito stesso.
Non certo il partito dei piccoli, ma il movimento per chi sta condividendo una "dottrina" politica e cerca di attuarla accompagnandosi con i suoi coetanei.
Le battaglie le conosciamo, perché essere sono quelle che il partito già ha dettato nei 10 punti programmatici. Ora dobbiamo metterle in pratica da domani, lanciando iniziative nazionali che possano essere portate a compimento senza dover ricorrere a spese inutili.
Battiamoci in ogni città con i temi comuni, in manifestazioni da svolgere tutti insieme in singoli fine settimana. Iniziamo dal diritto alla Casa, con dei tour nel quartieri popolari dei nostri territori. Proseguiamo con i presidi da fare davanti alle maggiori banche, spiegando con opuscoli come funziona il sistema bancario e monetario ai loro clienti. Andiamo davanti agli uffici di collocamento denunciando la precarietà dei giovani e il diritto ad un lavoro per chi lo merita, contro le società del lavoro interinale e i contratti a chiamata eterni che non ci danno nessuna sicurezza e nessuna aspettativa.
Iniziamo dalle scuole diffondendo degli opuscoli, anche fotocopiati, dei nostri dieci punti. Abbiamo tutta l'estate per poteri preparare, non periamo altro tempo.
Manifestiamo da subito in ogni regione d'Italia, sotto la sede del consiglio regionale per proporre mutuo sociale e preferenza agli italiani nell'assegnazione di asili e di alloggi di edilizia popolare. Sono le regioni che dettano le regole su questi punti, andiamo a farci sentire.
Ma oltre alle singole manifestazioni devono seguire anche i comunicati, che faremo uno per tutti in modo da essere eterogenei in tutta Italia. Poi i siti internet: sarebbe ideale farne uno per ogni singolo punto, per concentrare meglio l'attenzione sulle tematiche senza correre il rischio di sfociare nella cacofonia.
Una commissione permanente di lavoro, in cui ogni componente si occupi del singolo settore, non come dirigente dello stesso, ma come primo organizzatore operativo.
Dobbiamo riformarci e darci una linea, comune a tutti, senza strade parallele o fasi alterne. Dobbiamo processare gli eventi ed essere più veloci di loro, per non farci sorprendere. Abbiamo detto all'inizio che il centro destra è crollato in pochi mesi, senza che noi riuscissimo a essere pronti a cogliere l'occasione. E nell'insegnamento dei futuristi (termine di cui ci dobbiamo riappropriare),  che dobbiamo prendere esempio, perché essi compresero che questi secoli sarebbero stati nell'insegna della continua mutazione, del repentino cambiamento.
Quando giungiamo dinanzi ad uno sconvolgimento non facciamoci traumatizzare, ma cerchiamo il modo di contestualizzare, in quel momento, le nostre battaglie.
In questo momento di difficoltà economiche dobbiamo quindi dare un segnale forte al paese, dimostrandoci come un movimento che sa interpretare le esigenze della popolazione. Se l'Europa chiede a noi sacrifici, licenziamenti, tasse, tagli al sociale, ed espropri alle ricchezze del paese, noi non possiamo badare alla mediazione e all'incertezza. Dobbiamo rispondere con tono e far capire ai capi di stato europei che se queste sono le condizioni, in Italia, si può creare un movimento che rimandi al mittente il cappio con cui vogliono farci impiccare, chiedendo l'immediata uscita dall'Euro e dal suo sistema perverso di riscossione del debito.
Approfondiremo questo tema nelle prossime settimane, dando anche delle risposte alle possibili soluzioni che possiamo mettere in campo, alternative alla moneta unica.

Gianni Musetti
Segretario Nazionale Gioventù Italiana

26 giugno 2012

ZTL E STRISCE BLU SOSPESE AD AGOSTO... CHE BEFFA!

La Giunta Comunale di Torino ha deciso che dal 6 al 17 agosto la Ztl e i parcheggi a pagamento nel centro cittadino saranno sospesi, inoltre gli abbonamenti dei parcheggi per il mese di luglio potranno essere utilizzati fino al 4 agosto e quelli di settembre potranno essere utilizzati a partire dal 20 agosto.
Tale provvedimento, più che una generosa concessione, sembra più una beffa nei confronti dei cittadini, in quanto gli stessi ne potranno beneficiare in maniera decisamente ridotta considerato che, nel mese di agosto, le attività commerciali sono chiuse e i torinesi sono in ferie.
Proprio per questo Gioventù Italiana con La Destra chiede che tali concessioni vengano introdotte in maniera più frequente e non solo al mese di agosto, ma anche durante il resto dell'anno; le strisce blu e la Ztl stanno trasformando Torino in una giungla in cui i cittadini fanno sempre più fatica a muoversi perchè costretti a rinunciare all'utilizzo dell'automobile e a fare affidamento su un servizio di trasporto pubblico non sempre efficiente, inoltre va ricordato come strisce blu e Ztl rappresentino un peso non da poco per i commercianti del centro cittadino e delle zone limitrofe.

17 giugno 2012

DAL 22 AL 23 GIUGNO SI TERRA' IL CAMPO "SOPRA LE ROVINE"


Il prossimo fine-settimana avrà luogo "Sopra le Rovine", il campo nazionale di Gioventù Italiana con La Destra, nella splendida cornice del lago di Piediluco, in Umbria, dove sarà allestito un campeggio per i tanti partecipanti.
"Saranno 3 giorni per rimarcare la nostra differenza, per confermare la nostra posizione e per sentirci ancora una comunità che non teme ne tempi ne reazioni.
Una comunità, il termine più adatto per identificarci, un segno che ci caratterizza più degli altri e che dimostra che la nostra unità va oltre il fare politica, va be oltre agli altri movimenti giovanili, che a poco a poco si fanno sempre più il partito dei piccoli e sempre meno la fucina di valori e di ribellione.
Fra di noi nessun collega, nessun collaboratore e nessun manichino, tutti fratelli, tutti verso una unica direzione, verso un unica meta.
Ora è il tempo di reagire e di farci sentire, di dare ancora prova della nostra esistenza, all'Italia e al mondo politico.
Il Nostro movimento, il nostro partito ha dato prova di se. Dove La Destra governa promette e mantiene, porta a casa i risultati che sono stati i temi di battaglie politiche, quando ancora non ci volevano, quando eravamo troppo scomodi. Scomodi lo siamo ancora e lo saremo sempre, ma non per questo significa che smetteremo di pretendere la nostra presenza nelle istituzioni. Il Nostro Segretario Storace, Il Presidente Buontempo non sono solo due figure istituzionali per il nostro partito, sono la messa in opera, il cantiere operativo dei nostri ideali, dei nostri valori, sono la continuità della lotta politica, dalle strade, dai comizi, dai palchi, alle camere di consiglio e alle delibere, dalle delibere alle leggi.
Ora dobbiamo essere bravi a rinnovare la nostra offerta politica, prevedendo gli eventi e sapendo dare risposta alle esigenze di un popolo che aspetta la rinascita de La Destra Sociale, Nazionale ed Identitaria, insomma la nostra area, il nostro partito.
Se tutti corrono al centro dell'arco costituzionale, noi abbiamo l'opportunità di identificarci maggiormente, pretendendo di rappresentare quello che Fini lasciò alla storia prima di Fiuggi. Dobbiamo tornare indietro, raccogliere quello che è stato abbandonato e dargli una nuova vita, una ennesima pagina del nostro presente e del nostro futuro.
Non a caso la fiaccola , non a caso un simbolo del fuoco. Fiamma di civiltà, storia di passione, eterna luce. " 
Gianni Musetti - Segretario Nazionale di Gioventù Italiana con La Destra

Ecco il programma della 3 giorni: