20 novembre 2010

GIOVENTU' ITALIANA DA IL "BENVENUTO" A TORINO A GIANFRANCO FINI

Venerdì sera, 19 novembre, un manipolo di Gioventù Italiana ha dato il suo "benvenuto" a Torino al presidente della camera che è venuto a presentare il suo nuovo movimento politico, futuro e libertà. E' stato esposto uno striscione all'ingresso del teatro, tra gli sguardi attoniti e sbigottiti dei sostenitori finiani, riportante: IMMIGRAZIONE, FAMIGLIA, EUTANASIA...DOVE SONO FINITI I TUOI VALORI ?!? La presenza delle bandiere de La Destra e di G.I. ha surriscaldato l'animo di qualche attempato finiano, ma tutto è stato riportato prontamente all'ordine dall'intervento dei nostri militanti. L'azione proseguiva nell'immediato ingresso del teatro, di modo che "tutti" potessero sentire con il comizio del Segretario Regionale di G.I. Piemonte Alessandro Balocco. Ancora una volta è stato ribadito che l'unica Destra in grado di rappresentare in pieno le legittime aspirazioni del Popolo italiano è La Destra di Francesco Storace!
E' stato ricordato a tutti i presenti che in nome dell'antiFascismo tanto sbandierato dal presidente della camera sono stati ammazzati tanti ragazzi di Destra che avevano l'unica colpa di militare nel Movimento Sociale Italiano di cui Fini è stato anche segretario. Alle proposte di cittadinanza rapida e di diritto di voto per gli immigrati abbiamo risposto con la preferenza nazionale e con la certezza della pena per gli stranieri che delinquono e che devono scontare tali pene nelle carceri dei loro vari paesi di provenienza, alla deriva laicista abbiamo controbattuto con la consapevolezza delle nostre radici cristiane e con la difesa della sacralità della vita in ogni sua forma. La Famiglia è l'unione di un uomo e di una donna che ha come fine la procreazione e l'educazione dei nuovi cittadini di domani, e non i surrogati che vengono proposti da più parti oggi, che altro non sono e saranno che il cavallo di troia per il riconoscimento delle coppie omosessuali.
Non esiste, e non esisterà mai una Destra, che non affondi i suoi valori, e che non animii la sua azione nel trinomio DIO-PATRIA-FAMIGLIA.
Fini ritiene – come ha detto recentemente a “Vieni via con me” su Rai Tre – che il concetto di Patria è cambiato, che la Patria è di tutti, è la Patria degli extracomunitari. Noi la pensiamo diversamente. La Patria è prima di tutto degli Italiani. Chi non la pensa in questa maniera non è di Destra, Fini non è di Destra e Futuro e Libertà non è un partito di Destra. I valori della Destra, oggi, sono rappresentati esclusivamente dal partito di Francesco Storace.

19 novembre 2010

Tappezzata la città di manifesti anti-Fini

 


















Nella notte di giovedì 18 novembre Gioventù Italiana, movimento giovanile de La Destra di Storace, ha tappezzattola città di Torino con centinaia di manifestini ironici sulla figura del Presidente della Camera Gianfranco Fini. Questa azione a cui ne seguiranno altre è stata compiuta per dare il benvenuto a Torino al presidente Fini che domani sarà nel capoluogo regionale a presentare il suo movimento.

Come si evince dal manifesto si propone la candidatura di Fini a leader del Partito Democratico, quella che potrebbe apparire come una provocazione ironica è invece la constatazione di una amara verità. Futuro e Libertà si vanta di essere un partito di destra moderna, ma di cosa stiamo parlando? Non può essere considerato di Destra un partito che ha come leader un uomo che afferma che l'antiFascismo è un valore quando in nomr di esso sono stati ammazzati tanti giovani di destra. Non possono essere valori di destra il voler dare la cittadinanza rapida e il diritto di voto agli stranieri, non può essere di destra chi nega la sacralità della vita e mistifica la Famiglia proponendo pacs e tutte quelle unioni che vanno a minare l'ordine naturale delle cose.
I valori su cui si fonda FLI sono improntati alla tradizione laica e liberaldemocratica, il che li pone al di fuori dell'alveo naturale della destra che solo il movimento politico di Francesco Storace rappresenta oggi in Italia.

15 novembre 2010

Più sicurezza per San Salvario!

Gioventù Italiana Torino intende esprimere la propria solidarietà nei confronti della pattuglia dei Carabinieri che la sera del 13/11/2010, nel quartiere di San Salvario a Torino, è stata vittima di una barbara aggressione da parte di un gruppo di anarchici, mentre i militari erano impegnati a placare una rissa scoppiata tra un gruppo di extracomunitari della zona.
Gioventù Italiana Torino chiede che i Carabinieri vengano maggiormente tutelati nel proprio lavoro, specie in quartieri come San Salvario, e invita il Comune di Torino a non tollerare ulteriormente, più di quanto non sia già stato fatto, i "facinorosi" dell'area antagonista , i quali non risultano affatto nuovi di fronte ad espisodi simili.


Gioventù Italiana Torino chiede maggiore impegno da parte delle Forze dell'Ordine e delle istituzioni locali affinchè vengano preservati l'ordine pubblico e la sicurezza a beneficio dei cittadini.

13 novembre 2010

PRIMA GLI ITALIANI

Stamane in via Garibaldi, nel cuore di Torino, alcuni millitanti di Gioventù Italiana hanno allestito un gazebo ed hanno effettuato una fruttuosa raccolta firme in favore della proposta di legge sulla Preferenza Nazionale promossa dal partito La Destra.

4 novembre 2010

La Cultura del Rispetto

Nella serata di ieri, Gioventù Italiana ha attuato un volantinaggio di protesta nei confronti delle persone che intendono servirsi del nome di Ugo Martinat come civetta per dare risalto al proprio nuovo e luccicante circolo. Stiamo parlando delle persone che intendono intitolare all'ex missino il circolo di FLI a Torino.
La scelta delle persone che si è deciso di servire personalmente non ci riguarda.
Ognuno è libero di degradarsi moralmente e idealmente per andare alla ricerca del facile e ben pagato trono, anche arrivando a mettersi agli ordini di un uomo i cui valori hanno come unità di misura l'euro.
Come si dice, ogni rifiuto finisce nel bidone a lui adeguato.
Non c'è tuttavia giustificazione nel voler sfruttare il nome di Ugo Martinat per beceri motivi pubblicitari.
Non lo è la mancanza di argomenti e di cavalli di battaglia che non siano quelli che passa il giornaletto scandalistico del momento.
Non lo è la sfacciataggine di ritenere che tutto sia permesso, anche usurpare sotto il vuoto titolo di "omaggio" il nome di un defunto, pur di farsi riempire di facili lodi da chiccessia o dal compiacente di turno.
Se qualcuno pensa che Gioventù Italiana sarebbe rimasta in silenzio davanti a questo insulto, si è sbagliato.
Martinat è stato l'ultimo grande ex missino.
Utilizzarne il nome per pubblicizzare questa presunta destra moderata, antifascista e iperliberale è semplicemente un abominio.