31 gennaio 2012

EMERGENZA NEVE E PROBLEMI DI VIABLITA'

Negli ultimi due giorni un' intensa nevicata su Torino come al solito ha creato non pochi disagi alla viabilità delle strade urbane ed extraurbane. Lo spargimento del sale è avvenuto per la maggior parte nelle via principali della città, trascurando di fatto le strade secondarie e i relativi marciapiedi, che sono rimasti coperti di neve e che nelle prossime ore potrebbero ghiacciare a causa dell'abbassamento della temperatura.
Perchè gli spargisale passano solamente nelle vie principali?
Anche le strade secondarie sono necessarie per la viabilità cittadina, specie durante occasioni come questa dove la viabilità tende a bloccarsi per delle ore.
E' inutile lamentarsi del traffico e del blocco delle strade se prima non si cerca di renderle tutte praticabili, anche le strade secondarie sono necessarie per la viabilità cittadina, sopratutto nelle ore di punta del traffico.
Gioventù Italiana con La Destra intende denunciare tale problema affinchè venga risolto una volta per tutte il problema della viabilità (pedonale e via auto) anche nelle vie secondarie e per evitare che si creino ulteriori disagi tra gli automobilisti e anche tra i pedoni.

28 gennaio 2012

Il 4 FEBBRAIO A ROMA MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO IL GOVERNO DELLE BANCHE

Il testo riportato di seguito è il documento rivolto dall’ufficio politico de La Destra a tutti gli italiani. Un appello ai cittadini a scendere in piazza con noi in vista della manifestazione di Roma del 4 febbraio.
“Il 4 febbraio La Destra scende in piazza contro il governo delle tasse, con un grande corteo popolare lungo le strade di Roma.
Il popolo italiano manifesti con noi per non accettare supinamente un governo che sottrae risorse alle famiglie per pagare i debiti delle banche.
A tutti gli Italiani, a quelli che credono nella Nazione, nella Famiglia, nella capacità di ripresa del nostro popolo, nei valori perenni, nella Tradizione e in tutto quello che ha fatto grande l’Italia nel mondo chiediamo di scendere in piazza con noi.
Non è più il tempo delle divisioni, non possiamo più permetterci di lasciare i destini dei nostri figli nelle mani di chi ci ha ridotto nella situazione di difficoltà in cui oggi versiamo.
Il governo Monti, pieno di banchieri che di tecnico hanno solo la capacità di fregare i soldi al prossimo, che è l’unica attività che l’esperienza lavorativa ha insegnato loro; ricco di professori universitari, che sicuramente conoscono libri, codici e codicilli, ma del cui senso pratico c’è molto da dubitare, dato che hanno vissuto solamente nelle baronie universitarie senza vivere a contatto con i veri problemi della gente; deve andare via.
I partiti che sostengono questo governo o sono venduti o sono ricattati. Sicuramente sono venduti coloro che continuano a fare terrorismo psicologico, come i vari Casini, Buttiglione, Bindi, Bersani, Letta, ecc. che cercano di spaventarci con la favola che siamo sull’orlo di un baratro per spremerci ancora di più ma soprattutto per convincerci a svendere a pochi soldi ed ai soliti noti il patrimonio “nobile” che ci è rimasto.
Questa classe politica imbelle, che non ha saputo o voluto difendere gli interessi nazionali dall’aggressione del sistema finanziario, non può abbandonarci nelle mani di chi ci ha strozzato; è ora che il popolo ritorni protagonista e si riprenda le chiavi di casa. I sacrifici che ci vengono chiesti devono essere gestiti sotto il controllo dei rappresentanti del popolo e non da chi nessuno ha votato e nessuno ha scelto.
La crisi è pilotata ed è indice della solvibilità dell’Italia il fatto che gli speculatori internazionali si comprino i nostri titoli all’8%, grazie a quell’altra invenzione truffaldina che è lo “spread”; così come è inventato e fittizio il tanto decantato debito pubblico, basti pensare al “signoraggio bancario”, contro il quale e’ giunto il tempo di sollevare il popolo italiano.
Questo è il frutto della mala gestione politica di questi decenni per cui se la borsa è attiva gli utili li percepiscono i detentori delle azioni, se va male, si fa una “bella” finanziaria di lacrime e sangue. Tutto ciò fa il paio con la storia della Fiat che ha sempre privatizzato gli utili e socializzato le perdite, ed oggi, nonostante le numerose risorse che il popolo italiano ha riversato in quelle casse con gli anni di cassa integrazione,i dirigenti di quel gruppo si permettono di ricattarci.
Di questo e di altro parleremo a Roma il 4 febbraio per dire a Monti ed alla classe politica che servilmente lo sostiene, che se ne devono andare.
Si voti! Sarà il popolo a decidere.
Italiani, tutti in piazza, per decidere il nostro futuro”.

21 gennaio 2012

NO ALLA LIBERALIZZAZIONE DEI TAXI

Questa mattina alcuni militanti de La Destra e di Gioventù Italiana hanno effettuato un presidio di fronte al Palazzo della Regione Piemonte per protestare contro la liberalizzazione delle licenze dei taxi, stabilito per decreto dal governo Monti.
Tale provvedimento non favorisce il lavoro e tanto meno la crescita economica, aumentare il numero di taxi in circolazione non crea lavoro nuovo ma toglie solamente una parte di lavoro ad ogni di tassista, facendogli di fatto guadagnare sempre di meno.
A differenza di altre categorie di lavoratori, i tassisti non difendono privilegi o monopoli ma solamente il diritto a mantenere il loro posto di lavoro; molti tassisti hanno ottenuto la licenza investendo i risparmi di una vita, qualora la licenza venisse liberalizzata essi si ritroverebbero con la licenza svalutata e non potrebbero nemmeno permettersi una buona uscita per garantirsi una pensione dignitosa in futuro.

17 gennaio 2012

DOMENICA DI CONSUMISMO... GRAZIE PRODI-BOLKESTEIN!

La domenica appena trascorsa è stata la prima ad aver visto l'apertura delle attività commerciali senza vincoli di orario, esattamente come previsto dal provvedimento contenuto nella manovra approvata dal governo Monti il mese scorso.
Inutile dire che tale provvedimento, proprio come volevasi dimostrare, sta favorendo solamente le grandi catene di distribuzione (come l'IperCoop, la Bennet e Il Gigante) a scapito delle piccole attività commerciali - come dimostrano i dati ufficiali - oltre a riservare ai dipendenti di queste grandi catene un orario di lavoro al di fuori di ogni norma del contratto nazionale di lavoro.
Tale decreto non rappresenta altro che la completa attuazione della direttiva Prodi-Bolkestein (direttiva 2006/123/CE), una direttiva che uccide il piccolo commercio artigianale a favore delle grandi catene di distribuzione gestite in mano a colossi multinazionali fatti apposta per il consumo di massa. Il governo vuole far credere che "liberalizzando" gli orari delle attività commerciali verrà favorito un rilancio dei consumi e della domanda, quando per favorire i consumi si potrebbe stimolare la domanda tramite incentivi invece che penalizzarla con l'aumento e l'introduzione di altre tasse.
Noi di Gioventù Italiana con La Destra riteniamo che questa tipologia di decreti non sia dovuta alla volontà di incrementare i consumi ma che si tratti di un favore alla GDO a scapito delle piccole attività commerciali, le quali rappresentano il tessuto socio-economico del nostro Paese. 

11 gennaio 2012

CARO BENZINA? DIAMOCI UN TAGLIO!


Il prezzo del carburante sfonda ormai ogni record in Italia: giorno dopo giorno, aumento su aumento, fare un pieno sta diventando ormai un lusso per pochi.
Ma nel resto d'Europa, e non solo, non è affatto così: in paesi come Francia, Spagna, Germania, la tassazione sulla benzina è di molto inferiore alla nostra. Forse perché loro non sono ancora costretti a pagare piccole ma significative percentuali su eventi di decine anni fa, come la guerra in Abissinia del '35 o l'alluvione di Firenze del '66, come il disastro del Vajont del '63 o la missione militare in Libano dell'83.
A queste assurde tasse imposte ai cittadini italiani, vanno poi ad aggiungersi in modo impietoso gli effetti della manovra economica e alcune tasse aggiuntive regionali: ormai un litro di benzina sfiora i 2 Euro!
Di fronte a una situazione che vede il consumatore italiano come unico contribuente nei confronti di un sistema marcio, che impone tasse fuori misura se non addirittura ai limiti della comicità, Gioventù Italiana in numerose regioni italiane si è mossa con un'iniziativa simbolica, volta a sensibilizzare l'opinione pubblica e i nostri governanti: in ogni distributore, il cartello che espone il prezzo dei carburanti è stato coperto con volantini recanti l'elenco completo delle tasse più assurde che tutti siamo costretti a pagare sulla benzina. 
Tasse inutili e dalle dubbie finalità, che finiscono però col gravare pesantemente sul prezzo finale di verde, diesel e gasolio.Le stangate del governo Monti rappresentano poi un'azione criminale nei confronti delle tasche degli italiani: piuttosto che continuare a tassarci, Monti pensi sfoltire i vergognosi e iniqui privilegi della classe politica più pagata al mondo!

7 gennaio 2012

ABOLIRE IL CANONE RAI CON UN REFERENDUM!

Questa mattina diversi militanti de La Destra e di Gioventù Italiana hanno effettuato un presidio con bandiere e striscioni di fronte agli studi dell'emittente di Stato in via Verdi a Torino (dove la televisione pubbica è nata), al fine di presentare la campagna del partito per l'abolizione del canone RAI.
All'iniziativa odierna hanno partecipato tra gli altri Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra, che ha aperto la raccolta firme per l'abrogazione della suddetta tassa e Giuseppe Lonero, segretario regionale del partito, che coordinerà la campagna nazionale. 
Intorno alle12 si è tenuta, inoltre, una partecipata conferenza stampa, presso Terrazza Solferino, durante la quale sono state definite nel dettaglio le iniziative contro il canone Rai.

3 gennaio 2012

CONTINUA LA BATTAGLIA CONTRO IL CANONE RAI!

Noi di Gioventù Italiana con La Destra chiediamo un’informazione libera, critica ed accessibile a tutti, e non dei mezzi di comunicazione pubblici che censurano o modificano la realtà a seconda delle esigenze del potere. A tal riguardo alle 12.00 di sabato 7 gennaio il segretario de La Destra, Francesco Storace, e Giuseppe Lonero, portavoce della campagna nazionale, presenteranno a Torino le iniziative de La Destra contro il canone Rai.