29 dicembre 2008

PRIMA PISA, POI NAPOLI...SI SCENDE IN PIAZZA!

SABATO 10 GENNAIO i militanti di Gioventù Italiana confluiranno a Pisa da tutta Italia per il terzo ritrovo nazionale dopo quelli di Roma e Genova. La manifestazione che si svolgerà avrà come obbiettivo denunciare la vile aggressione subita dai nostri Camerati toscani qualche settimana fa, nonchè sensibilizzare la popolazione su un tema poco considerato dai media: la privatizzazione delle acque pubbliche, approvata con un decreto quest'estate. Vista la data, avremo occasione anche di ricordare la strage di Acca Larentia (7/1/1978), e l'omicidio di Alberto Giaquinto (10/1/1979, ucciso da un agente in borghese per motivi ancora poco chiari) e di Stefano Cecchetti (11/1/1979, vittima dei Compagni Organizzati per il Comunismo, rimasti impuniti). Per informazioni, scrivete a gioventuitalianato@libero.it oppure a roberto.giovita@hotmail.it. In ogni caso, ci troveremo lunedi 5 gennaio 2009 alle ore 21 nella sede di corso Francia 35/b per organizzare il viaggio.

SABATO 24 GENNAIO I MILITANTI ED I SIMPATIZZANTI DI GIOVENTU' ITALIANA SARANNO IN PRIMA FILA NELLA GRANDE MANIFESTAZIONE DI PIAZZA DELLA DESTRA A NAPOLI: PER DARE UNA SPERANZA AL NOSTRO POPOLO, CONTRO LA POLITICA DEL MALAFFARE E DEL MALGOVERNO DELLA SINISTRA E CONTRO LE CHIMERE E LE ILLUSIONI DEL PARTITO DELLA LIBERTA’!
SE ANCHE TU VUOI UNIRTI A NOI CONTATTACI AL PIU PRESTO...LE CAMIONETTE STANNO PER PARTIRE!

17 dicembre 2008

VITTORIA DE "LA DESTRA" - DISPOSTO LO SGOMBERO DELLE BOMBOLE GAS DA PALAZZO NUOVO


Grazie alla segnalazione della professoressa Santus e alla conseguente lettera rivolta al Magnifico Rettore dal consigliere comunale de La Destra Giuseppe Lonero, il Senato Accademico ha disposto lo sgombero delle bombole a gas e della cucina da campo utilizzate dagli occupanti di estrema sinistra nell'atrio di Palazzo Nuovo.
Una piccola vittoria per La Destra e Gioventù Italiana che nei relativi programmi hanno come punto centrale una maggior sicurezza sul lavoro e nelle scuole. In questo caso a mettere a repentaglio la vita di centinaia di persone erano gli stessi manifestanti ormai alla deriva.
In un periodo in cui fra disagi atmosferici e problemi strutturali le scuole italiane, e soprattutto piemontesi, sono costantemente in pericolo, sembrava assurdo che anche in luoghi relativamente sicuri come la sede di Palazzo Nuovo venissero volontariamente e irresponsabilmente portate minacce dall'esterno.
Clicca sull'articolo di giornale per ingrandirlo e leggerlo
LA STAMPA del 17/12/08

16 dicembre 2008

IL CONSIGLIERE LONERO SCRIVE AL MAGNIFICO RETTORE DELL'UNIVERSITA DI TORINO



OGGETTO: Segnalazione situazione d’emergenza nella Facoltà Umanistica di via Verdi 25


Magnifico Rettore, mi permetto di segnalarLe con adeguata documentazione fotografica in mio possesso, la situazione di degrado in cui versa il Palazzo Venturi sede delle Facoltà Umanistiche di via Verdi 25.Ritengo che sia necessario e opportuno un intervento urgente, al fine di garantire l’incolumità degli studenti e di tutto il personale che opera all’interno della struttura.Sempre in merito allo stato di sicurezza, Le comunico che l’atrio di Palazzo Nuovo di via Sant’Ottavio 20 risulta occupato, stando alla documentazione fotografica che Le allego, da bombole del gas e materiale di varia natura che costituiscono un grave pericolo per l’incolumità fisica e violano palesemente la normativa vigente in materia di sicurezza.Alla luce di quanto sopra, La invito a voler intervenire con cortese sollecitudine.Rimanendo in attesa di un cenno di riscontro, Le porgo distinti saluti.
Torino, 15 dicembre 2008

Il Capogruppo de La Destra Ing. Giuseppe Lonero

15 dicembre 2008

E QUESTI HANNO IL CORAGGIO DI MANIFESTARE PER LA SICUREZZA NELLE SCUOLE E SUL LAVORO...

La Professoressa Daniela Santus, nell'interesse di studenti e lavoratori, ci segnala una situazione di pericolo a Palazzo Nuovo.

bombole del gas introdotte all'interno dell'università

NESSUNA CIVILE PROTESTA METTE IN PERICOLO L'INCOLUMITA' DELLE PERSONE
Dove ci troviamo? In un povero campo nomadi? In una baraccopoli abusiva? In realtà ci troviamo nell'atrio del Palazzo delle Facoltà Umanistiche dove la civile protesta antigovernativa contro il decreto Gelmini ha lasciato il posto all'ahimè abituale trasformazione dell'Ateneo in terra di nessuno. Sono costoro le persone cui affidiamo le nostre istanze di docenti, di genitori, di studenti? Il Magnifico Rettore Pelizzetti non può continuare a trincerarsi nel silenzio: chiedo che PUBBLICAMENTE prenda posizione e trovi una soluzione per la sicurezza e l'incolumità delle persone. O che si assuma la RESPONSABILITA' preventiva degli incidenti - fughe di gas, incendi, ecc. - che da una simile sconsiderata gestione degli spazi potrebbero derivare. Perchè se tutti abbiamo condannato le parole del premier Berlusconi quando ha parlato di "fatalità" riferendosi al crollo del soffitto del liceo di Rivoli, allo stesso modo NON possiamo tacere di fronte a quanto si sta consumando sotto i nostri occhi a Palazzo Nuovo. O ci si dovrà affidare a Striscia la Notizia, perchè ormai soltanto ciò che diviene mediatico diviene degno di essere preso in considerazione? Il sindaco Chiamparino cosa suggerisce? Il Palazzo si trova all'interno dei confini amministrativi della città: non gode di extraterritorialità, a quel che ne so.

11 dicembre 2008

MORTI BIANCHE: AL VIA LA CAMPAGNA DI GIOVENTU' ITALIANA


“In Italia diminuisce l’occupazione, mentre aumentano gli incidenti e le morti sul lavoro. Di fronte a questo dato allarmante, la politica ha il dovere di costruire risposte più convincenti”.A ribadirlo, con estrema chiarezza, è il portavoce nazionale dei giovani de La Destra, Ruggero Razza, che a Catania ha tenuto a battesimo la campagna nazionale che il movimento giovanile del partito ha promosso sul tema della morti bianche.
“Abbiamo scelto Catania per il lancio della nostra iniziativa in omaggio alle vittime di Mineo e perché, mentre a Torino si apre il processo per Thyssen Krups, vogliamo emerga con chiarezza che la sicurezza sul lavoro è un dramma irrisolto da Nord a Sud”.
Secondo Razza “occorre costruire una maggiore consapevolezza sociale attorno a questo tema, perciò, nel chiedere il pieno rispetto delle vigenti normative, auspichiamo un nuovo patto sociale tra lavoratori e imprese e l’individuazione di maggiori risorse per gli ispettorati del lavoro, al fine di garantire più controlli e più attenzione”.
Insieme alla campagna nazionale, durante la conferenza stampa è stata presentata anche la proposta di legge, di iniziativa popolare, per l’introduzione della responsabilità per omicidio volontario nel caso di omessa attuazione della disciplina sulla sicurezza sul lavoro.“Al di là dell’impatto provocatorio della iniziativa con cui il procuratore Guarrriniello ha imputato per omicidio volontario i responsabili della Thyssen Krups, finché non sarà introdotta la norma nel nostro codice difficilmente si potrà addivenire a condanne esemplari.A nostro avviso – ha detto Razza – è necessario introdurre un deterrente efficace, perché troppe aziende, ancora oggi, non rispettano i protocolli. Sia chiaro che non vogliamo assolutamente colpevolizzare gli imprenditori, anzi, chiediamo il loro consenso e quello del mondo sindacale per condurre assieme questa battaglia”.
Presente all’iniziativa anche l’ing. Sandro Zaccaria, fratello di una delle vittime di Mineo. “Oggi sono qui perché sono convinto che la gente, troppo spesso, si ricorda del tema della sicurezza solo dopo un grave incidente. La mia presenza vuole essere anche un appello a tutte le forze politiche, di ogni colore, e a tutte le associazioni imprenditoriali e sindacali, affinché questa iniziativa, promossa da una parte, possa coinvolgere tutti”.Zaccaria ha anche ricordato che “in Svezia, ogni anno le morti sul lavoro non superano le settanta unità, mentre in Sicilia siamo già quasi a cento morti nell’anno in corso. È chiaro che da noi manca la consapevolezza e la cultura della sicurezza”.

G.I. TORINO SBARCA SU FACEBOOK


Informiamo iscritti e simpatizzanti che su FACEBOOK abbiamo creato il GRUPPO di Gioventù Italiana Torino.
Siete tutti invitati ad iscrivervi! Sarà un occasione in più per conoscersi ed insieme diffondere, anche attraverso internet, le proposte del nostro movimento giovanile.
VI ASPETTIAMO!

29 novembre 2008

E' NATALE! REGALA UN SORRISO AD UN BAMBINO!

Nel caso non riuscissi a portare il tuo regalo all'Asso di Bastoni puoi lasciarlo alla Federazione de La Destra all'attenzione di Valerio, il quale provvederà a consegnarlo ai camerati di CasaPound.
Gioventù Ialiana si complimenta con gli organizzatori di questa iniziativa!

27 novembre 2008

VENARIA, ASSEMBLEA SULLA SCUOLA AL LICEO JUVARRA: ESCLUSI I PARTITI DI DESTRA


Il giorno 27 Novembre presso il liceo Juvarra di Venaria si è tenuta un'assemblea dal titolo "la riforma della scuola vista dai partiti" alla quale hanno preso parte, in qualità di relatori, i referenti venariesi di alcuni partiti di diversa estrazione politica: dall'estrema sinistra alla lega nord. Incomprensibilmente, gli unici esclusi erano i partiti di destra.
Nei giorni precedenti all'evento, sicuro della buona fede degli organizzatori, mi sono recato personalmente al liceo per incontrare la Presidie alla quale ho fatto presente che tale mancanza avrebbe compromesso una corretta ricostruzione complessiva della situazione in quanto sarebbe mancata la vocedi chi, da destra, contesta buona parte dell'impianto della riforma della scuola. Nonostante ciò nessun invito è pervenuto a "La Destra" di Venaria, ne agli altri movimenti appartenenti all'area della destra politica.
Avremmo voluto anche noi, dopo mesi di mobilitazioni e di impegno, esprimerele nostre motivazioni agli studenti dello Juvarra. Avremmo detto loro che quella appena approvata non è una riforma ma un taglio indiscriminato dei fondi e che, a nostro avviso, prima di tagliare vanno individuati gli sprechi, che sicuramente ci sono. Avremmo fatto presente che l'accorpamento e la chiusura di molte piccole scuole, soprattutto nelle aree montane e svantaggiate, avrà ricadute drammatiche in termini di occupazione e spopolamento. Avremmo espresso la nostra contrarietà all'ipotesi di trasformare le università italiane in fondazioni private in quanto ciò potrebbe minare il diritto allo studio per molti ragazzi appartenenti alle fascie economicamente più deboli e comporterebbe la scomparsa dei corsi ritentui meno "produttivi"dai privati nonchè un ulteriore ridimensionamento per alcuni settori della ricerca con conseguente "fuga di cervelli".
Dopo i noti e violenti tentativi della teppaglia comunista, per fortuna quasi sempre falliti, finalizzati ad estromettere i giovani di destra dalle mobilitazioni in difesa della scuola italiana, non siamo affatto disposti ad accettare veti e disparità di trattamento dalle istituzioni pubbliche, le quali dovrebbero essere esempio di neutralità politica. Continueremo con tutte le nostre forze ad esprimere il nostro dissenso e non permetteremo a nessuno di tapparci la bocca relegandoci ai margini della vita politica della nostra Nazione.
Valerio Ramini
Segretario Proviniciale "Gioventù Italiana" Torino
QUI SOTTO LE FOTO DEL VOLANTINAGGIO EFFETTUATO DAVANTI AL LICEO JUVARRA ALL'USCITA DEGLI STUDENTI

26 novembre 2008

XENOFOBIA: L'IGNORANZA NON HA CONFINI NE COLORI POLITICI. INTERESSANTE ARTICOLO DE "IL GIORNALE"


Quattro ventenni italiani di buona famiglia hanno cosparso di benzina un clochard e gli hanno dato fuoco. «L’abbiamo fatto così, per divertirci», hanno confessato. Possibile?, vi chiederete. E perché tutto tace? Com’è che dagli schermi tv non spunta il faccione di Veltroni con la sua migliore espressione di circostanza a «condannare» e a «lanciare l’allarme per la deriva razzista»? Per quale strana ragione non rullano i tamburi di Cgil e comitati antifascisti per chiamare alla Grande Manifestazione Nazionale di Protesta? Che cosa impedisce ai siti internet dei giornaloni politicamente corretti di dare fiato alle trombe dell’indignazione? Quale mistero si cela dietro l’assenza pressoché totale di dichiarazioni di parlamentari di sinistra sulla vicenda? E perché il sindaco Alemanno non si è ancora precipitato a chiedere scusa?Il fatto è che il delitto non è avvenuto nella magica Roma inopinatamente caduta nelle manacce degli eredi di Mussolini. Non è stato perpetrato neppure nella cupa Milano della Moratti, quella celebre aguzzina. E stavolta non c’entrano la Verona percorsa quotidianamente da squadre di naziskin (ovviamente tollerate, quando non incoraggiate, dal sindaco leghista Tosi), né la Marca Trevigiana dove, agli ordini dello sceriffo Gentilini, periodicamente le ronde padane si esercitano nel tiro all’immigrato e al barbone.Nossignori, il vile agguato ha per teatro la rossa Emilia-Romagna. Peggio ancora: non la pallida Emilia già contaminata dal morbo che ha portato Parma ad eleggere un sindaco di centrodestra, Vignali, debitamente crocifisso per settimane dopo che alcuni vigili circonfusi di rara idiozia avevano picchiato un ragazzo di colore. No, qui siamo nella sanguigna e ancora incontaminata Romagna, terra di partigiani, di gente gioviale, accogliente e progressista, nella gaia Rimini tutta mare, balere e piadine. Retta, ça va sans dire, da una bella giunta di centrosinistra (Pd, Rifondazione, Comunisti Italiani, Verdi e dipietristi) con a capo il diessino Ravaioli. Quindi, non c’è notizia. Certo, si registra il fatto di cronaca: senzatetto bruciato, arrestati quattro ragazzi. Qualche quotidiano, forse, si spingerà a interpellare uno psicologo sulla «crisi educativa delle famiglie». Ma vedrete, tutto finirà lì.Vuoi mettere il bel carrozzone mediatico che si sarebbe potuto allestire nel Nordest, con i grandi inviati impegnati per giorni a fare le pulci alla «cultura del denaro» di quelle rozze genti, a spiegare l’ignobile gesto con l’altrettanto ignobile sfondo politico che caratterizza la zona, irrimediabilmente sbilanciata verso il centrodestra. Ricordate? Accadde nel maggio scorso, a Verona: cinque giovinastri uccisero a calci e pugni un poveraccio incrociato per strada. Allora, esattamente come oggi a Rimini, i magistrati dissero subito che non c’era matrice politica nel delitto. Ma non servì a nulla: fu il finimondo. Così come a Roma, con il grottesco caso del Pigneto poi risoltosi in un clamoroso autogol. E a Milano, dove la morte di un giovane di colore durante la rissa con i gestori di un bar che, con un complice, aveva derubato diventò l’emblema stesso del razzismo italiano.A Genova, invece, no. Che cosa c’entra Genova? In effetti, come potete sapere, dal momento che nessuno ne ha praticamente parlato? Dunque, Genova: agosto scorso, tre mesi dopo il raid nazifascista di Verona, un mese prima che Milano si risvegliasse razzista. Una quindicina di italiani copre di insulti xenofobi un giovane angolano. Poi lo riempie di botte: sberle, calci, pugni. Il ragazzo fortunatamente sopravvive, ma il caso c’è tutto. Anzi no. Sotto la Lanterna, nella città medaglia d’oro della Resistenza che mai nella sua storia ha subito l’onta di essere amministrata dal centrodestra, non c’è il «clima» giusto: i riflettori restano spenti, gli inviati non si scomodano, i commentatori riposano. Come a Rimini. Troppo banale raccontare la semplice verità. Raccontare che sì, il razzismo esiste o, ancor meglio, esistono i razzisti. Ma a qualunque latitudine e senza aver bisogno di nessun particolare contesto politico per dar sfogo ai loro stupidi istinti. Raccontare che la cattiveria è di questo mondo indipendentemente da chi lo governa. E che, insomma, purtroppo la mamma dei delinquenti è sempre incinta. Così come quella degli ipocritamente corretti.

24 novembre 2008

SICUREZZA NELLE SCUOLE, STORACE SUL CORRIERE DELLA SERA


«SOLO FATALITA'» - «Non si può parlare di fatalità» per il crollo al liceo di Rivoli: a dirlo è Luca, un compagno di classe del diciassettenne deceduto, nel corso del presidio a Palazzo Nuovo. Il riferimento è alle parole del premier Silvio Berlusconi che, intervenuto sulla vicenda, ha spiegato: «Ieri c'è stata una fatalità drammatica. Ci uniamo da padri al dolore di questo papà». Il presidente del Consiglio ha ricordato come la responsabilità della manutenzione degli istituti spetti alle Province, ma ha preferito minimizzare sulle cause della tragedia: «Poteva succedere anche in una abitazione, non c'erano indizi di pericolosità. Nessuno aveva denunciato ipotesi di pericolo». Ma Francesco Storace, leader della Destra ed ex ministro nel precedente governo Berlusconi, non ci sta: «Dire che è una drammatica fatalitá la tragedia di Rivoli è una bestemmia. Anzichè tagliare fondi alla scuola o regalare quattrini a Gheddafi, il governo pensi a renderla sicura. In Italia si muore sul lavoro e si muore a scuola. In Abruzzo solo l'8 per cento delle scuole è in regola. Quante altre fatalitá dobbiamo attendere?».
«Non vogliamo strumentalizzare l'accaduto - dice Federico Depetris, responsabile provinciale di Blocco Studentesco ed ex studente del "Darwin" - ma negli studenti c'è molta, molta rabbia».

22 novembre 2008

G.I. SULLA TRAGEDIA AL LICEO DARWIN DI RIVOLI


Apprendiamo con stupore e profondo sgomento del tragico incidente al liceo Darwin di Rivoli. Solo un mese fa avevamo volantinato davanti a questo liceo e quanto accaduto ci sembra incredibile e provoca in noi una immensa rabbia.
Tutti i ragazzi di Gioventù Italiana Torino, dismessi i panni di militanti politici, si uniscono disinteressatamente al dolore della famiglia Scafidi e dei ragazzi ancora in pericolo di vita.
E’ davvero assurdo morire a causa di un cedimento strutturale dovuto ad una folata di vento, come raccontato da alcuni dei presenti.
E’ nostro auspicio che le indagini delle autorità possano stabilire con certezza se si è trattata di fatalità o piuttosto di negligenza dei responsabili dell’istituto.
Nel frattempo ci uniamo al coro di chi chiede maggiori controlli e maggior sicurezza per le nostre scuole e le nostre università.
GIOVENTU ITALIANA, Federazione di TORINO

CONCLUSA MANIFESTAZIONE A GENOVA CONTRO LA RIFORMA DELLA SCUOLA


Nella mattinata di sabato 22 novembre si è svolto a Genova un presidio di Gioventù Italiana, movimento giovanile de La Destra, contro la cosiddetta “Riforma Gelmini”. Insieme ai ragazzi genovesi, hanno distribuito volantini e gridato slogan giovani da tutta la Liguria, dal Piemonte e dalla Toscana per un vivace gazebo con più di cinquanta militanti. Ottima la risposta della città, che con interesse ha ascoltato e letto sia le proteste che le proposte di Gioventù Italiana su di un tema, quello della riforma, che nel capoluogo Ligure, come a Torino, vorrebbe essere monopolizzato dall’estrema sinistra.
Roberto Mossetto Resp. Università

19 novembre 2008

SABATO 22 NOVEMBRE TUTTI A GENOVA PER MANIFESTARE CONTRO LA RIFORMA DELLA SCUOLA


Sabato 22 novembre il movimento giovanile de La Destra Gioventu' Italiana organizzerà un presidio in via XX Settembre a Genova, angolo via San Vincenzo dalle ore 10.00 del mattino per manifestare contro questa riforma universitaria, in particolare contro il Decreto legge Tremonti 133. Siamo contrari a qualsiasi taglio incondizionato dei fondi nei confronti degli Atenei italiani. Riteniamo il decreto del Governo come una minaccia incombente per l'università italiana da anni stretta nella morsa dei baronati universitari e degli interessi di questo o quel politico. Riteniamo che in questi anni si siano fatti troppi sprechi con i soldi pubblici che hanno portato al moltiplicarsi dei Corsi di Laurea il più delle volte inutili e ad un proliferare di sedi e poli distaccati in ogni città. In alcuni casi abbiamo assistito all'apertura di nuovi Atenei con il solo scopo di creare nuovi posti di lavoro e di potere per questa casta baronale ,che soffoca il sistema universitario italiano, tanto dedita e legata alla sinistra italiana. La mole di questi sprechi ha condizionato e minato la qualità di tutti gli istituti nel nostro paese avendo tolto gran parte delle risorse per la didattica per le strutture e per la ricerca. Per questo Gioventù Italiana chiede che siano effettuati dei tagli solo dove è necessario e solo dove sono stati effettuati sprechi, riteniamo inoltre che il decreto 133 vada a togliere le risorse a tutti gli atenei a tutti i corsi di laurea in maniera indistinta ed ingiusta.
Inoltre scenderemo in piazza per recriminare il nostro diritto all'agibilità politica all'interno dell' Ateneo genovese , dopo i fatti degli ultimi mesi ,dove i nostri militanti sono stati oggetto di ripetute aggressioni da parte dei gruppi studenteschi dell'ultra sinistra.
Non vogliamo tornare in un clima di odio politico nei nostri confronti , chiediamo di avere il diritto di poter liberamente manifestare le nostre idee all'interno dell'Università. Per questo saremo presenti per far capire che esistiamo e che non ci piegheremo davanti a chi con la violenza ci vorrebbe fuori dalle università.
In questo senso abbiamo inviato una lettera al rettore dell'Università di Genova e al prefetto della città chiedendo tutele per i nostri militanti e la nostra organizzazione.
Questo il comunicato con cui G.I. Genova ha annuciato la mobilitazione.
G.I. Torino sarà presente ed invita i propri militanti e simptizzanti a partecipare alla manifestazione. Gli interessati possono rivolgersi al Resp. Università Roberto Mossetto 349.4054090 il quale fornirà le informazioni relative ad orari, ritrovo e viaggio.

18 novembre 2008

SCONTRI PIAZZA NAVONA, ASSOLTO STUDENTE DI DESTRA, PROSEGUE GIUDIZIO ESPONENTE COMUNISTA


Gioventù Italiana Torino è lietissima di comunicare ai frequentatori del blog le seguenti notizie:
Roma, 17 nov. - (Adnkronos) - Assolto, con rito abbreviato, dall'accusa di resistenza a pubblico ufficiale per non aver commesso il fatto Michele Bauml, 19 anni, studente del Blocco studentesco arrestato dopo gli incidenti avvenuti il 29 ottobre scorso a piazza Navona durante una manifestazione contro il decreto Gelmini. La decisione è del giudice Valerio Di Gioia, il quale ha invece inviato al presidente del Tribunale Paolo De Fiore gli atti relativi alla posizione del secondo imputato, Yassir Goretz, 33 anni, responsabile della sicurezza di Rifondazione Comunista, imputato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, partecipazione a manifestazione non autorizzata e danneggiamento. Goretz ha scelto il giudizio ordinario, ma il giudice Di Gioia, essendosi pronunciato sulla posizione di Bauml, ha dovuto astenersi e rinviare gli atti al presidente del Tribunale, il quale ora dovra' o confermare che Di Gioia può processare anche Goretz oppure scegliere un altro giudice. Il 18 dicembre è stata fissata la nuova udienza nel corso della quale si conosceranno le decisioni.

SCUOLA: STORACE SU P. NAVONA, ORA 'CHI L'HA VISTO' CHIEDA SCUSA, PROSCIOGLIMENTO RAGAZZO DESTRA CONFERMA CHE I TEPPISTI VENIVANO DALLA SINISTRA Roma, 17 nov. (Adnkronos) - ''Proscioglimento per il giovane di destra fermato dopo i fatti di piazza Navona, a Roma: è la conferma, anche giudiziaria, che i teppisti venivano dalla sinistra. Ora si attendono le scuse dei mass media che hanno linciato Blocco Studentesco. Sono sufficienti quelle di "Chi l'ha visto". Lo dichiara Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra

12 novembre 2008

TORINO, UNA SQUADRA DI CALCIO PER GLI ESULI DI ISTRIA FIUME E DALMAZIA


Gioventu Italiana, movimento giovanile del Partito "LA DESTRA" di Storace, apprende con interesse dagli organi di stampa dell’iniziativa, intrapresa da alcuni discendenti degli esuli istriani e dalmati, di far rinascere la vecchia squadra di calcio della città di Fiume, rilevandone il titolo sportivo per “trasferirla” a Torino, diventando così la 3° squadra cittadina.
Il progetto sarebbe già ben avviato : l’impianto del parco Ruffini dovrebbe ospitare gli incontri casalinghi, i campi della Colletta gli allenamenti e nei prossimi giorni si attende il parere definitivo della FIGC sulla possibilità di partecipare dal prossimo anno ad un campionato di prestigio (si parla della Prima divinsione, la vecchia serie C1).
Tale iniziativa raccoglie il nostro plauso in quanto siamo sempre stati molto sensibili alle drammatiche vicissitudini che hanno colpito questi nostri connazionali, scampati 60 anni orsono alla tragedia delle foibe. Restituire una squadra di calcio agli esuli ed ai loro discendenti in una città come la nostra in cui essi vivono in gran numero, ci sembra davvero un meritato riconoscimento nonché un positivo segnale di patriottismo ed italianità diretto al mondo dello sport, ed in particolare al calcio moderno, in cui sembrano contare soltanto sponsorizzazioni e contratti milionari.
Se è vero, come crediamo, che ogni Italiano degno di questo nome si debba sentire anche un po’ dalmata ed istriano, la nostra comunità giovanile non mancherà di sostenere la nuova società.

Valerio Ramini
Segretario Provinciale di Gioventù Italiana Torino
Membro del Comitato Centrale de “La Destra”

GIOVENTU ITALIANA AL CONGRESSO DE "LA DESTRA" - GLI INTERVENTI DEI DIRIGENTI NAZIONALI

Dopo tre giorni di intenso dibattito, si è concluso nel tardo pomeriggio di domenica, il 1° Congresso Nazionale de LA DESTRA, la formazione politica fondata poco più di un anno fa dal Senatore Francesco Storace. Francesco Storace e Teodoro Buontempo sono stati eletti per acclamazione Segretario e presidente Nazionale del Movimento. I milleduecento congressisti erano chiamati a confrontarsi sia sulle proposte di modifiche statutarie, tendenti a rendere più salda la struttura organizzativa del partito, sia sulla possibilità di alleanze future con il PdL. Su questo secondo punto, è stato chiaro il Sen. Storace. “Siamo un partito democratico orgoglioso della sua indipendenza,” ha detto nell’intervento conclusivo, “siamo nati per raccogliere consensi e per dare ai cittadini. Non siamo un’opposizione. Verrà anche il momento delle alleanze”“Dobbiamo essere capaci - ha sottolineato Storace - di spostare a Destra l’asse del bipolarismo italiano. Io sono contento, come uomo politico, di aver lavorato per il bipolarismo. Tuttavia oggi mi batto per un bipolarismo che non abiuri i valori della Destra”. Tra i tanti interventi, di particolare interesse quello dell’On. Roberto Salerno, coordinatore del Piemonte, che ha invitato a considerare anche l’ipotesi di costituzione di un polo di centro-destra vero, quale quello che potrebbe essere rappresentato da un’alleanza tra La Destra e l’UDC.Vivamente apprezzato da tutti i delegati il messaggio del Capo dello Stato, On. Giorgio Napolitano, il quale, in risposta al messaggio del sen. Storace, ha scritto:“E’ significativo che ella abbia posto al centro dell’appuntamento congressualepuntuali e impegnativi richiami ai valori etici e alla centralità della persona - in un contesto caratterizzato dal crescente inserimento nei processi di globalizzazione internazionale -così come alla necessità di sollecitare la partecipazione dei cittadini alla politica nazionale nel rispetto del metodo e dei principi democratici”.

IL PENSIERO MULTIRAZZIALE SPIANA LA STRADA ALLA XENOFOBIA


IL RAZZISMO FUTURO: LA RAZZA UNICA
E' una percezione che avanza sempre più, e che accomuna oppositori o favorevoli, quella della possibilità di un meticciamento universale. L'ideologia immigrazionista e multietnicista non tende solo a creare oasi favorevoli alle minoranze, ma spinge all'abbattimento delle peculiarità, delle distanze e delle differenze etno-culturali, affermando la diversità come ricchezza, ma, di fatto, preparandone il sacrificio forse definitivo.
Esempio è un articolo del genetista britannico J. Steve Jones [foto sopra], docente alla UCL di Londra, il quale ci informa che la storia viene fatta sopra i materassi e i materassi moderni vedono accoppiarsi genti di tutte le etnie. Jones afferma, non semplicemente prospetta, un futuro "grigio" o "marrone", quando ogni essere umano sarà il prodotto di moltitudini di etnie incrociatesi (e ormai scomparse, ovviamente). Jones scrive questo sull'onda delle elezioni statunitensi, le quali, evidentemente, non sono solo vicende elettorali, ma finiscono, per alcuni, per essere il segno di un mutamento più che antropologico. Un superamento della vicenda umana, declinata nelle sue innumerevoli culture ed esperienze, e finita per divenire un monolite, monocolore e, forse, monoculturale. La ricchezza umana, la ricca varietà delle diversità umane, divenuta un unico blocco, dove, presumibilmente, dati i segni inquietanti del presente, l'antica diversità risulterebbe un insulto nei confronti di questa super-razza e cultura unica e totale.
Il totalitarismo prossimo venturo non si giocherà sulle leggi o sulle élites (non semplicemente almeno), ma sull'eliminazione definitiva e completa di ogni ambito, esperienza, possibilità, identità e luogo che siano alternativi al dominante. Il totalitarismo futuro non si accontenterà di leggi durissime e pene severe, di persecuzioni contro gli oppositori o di processi sommari, ma dello sradicamento di ogni possibilità alternativa prima ancora della sua venuta alla luce. Tra le vittime ci sarà anche la differenza umana: nazioni grandi o piccole, etnie di poche decine di persone o popoli numerosi, tutto verrà piano piano mescolato, non al fine di rispettare la diversità (che nel mescolamento viene distrutta), ma di imporre una sola sequenza di fenomeni culturali e di identità, il più possibile diffusi ed omogenei.
Esisterà perciò un razzismo futuro, in quanto l'omogeneità è appunto razzismo, nella sua più potente e spietata declinazione. Il mescolamento delle identità, esaltato aprioristicamente come libertà o altro, in realtà maschera il venir meno del radicamento e la pressione del quantitativamente forte sul debole, la svendita della genuinità della vita e il dominio tecnocratico. Rimarrà solo una modalità dell'esistenza, forse una o poche lingue, una o poche religioni, un solo volto e uno o pochi costumi, dopo decenni o secoli di indottrinamento affinchè nessuno rimanga escluso dal consesso di quella figura ideologica che è l'umanità. Essa, vaga figura più mitologica che reale, è la giustificazione per imporre la legge unica e la razza unica, in un mondo futuro che avrà ormai perso ogni possibilità di libertà, distruggendo i muri, gli ostacoli, le distanze, gli anfratti (quindi anche gli spazi di vera libertà). Si dirà (come già si dice) "esiste solo l'umanità" e dicendo questo si eliminerà via-via ogni fenomeno umano per creare la super-razza, secondo il volere delle élites dominanti.
Già ora, negli USA è tutto un professare (proprio come una professione di fede) le proprie molteplici origini, in particolare quando si tratta di personaggi pubblici (dall'attrice Megan Fox al golfista Tiger Woods). L'elemento più rilevante e "nobilitante" è quante più identità (passate) si possano accostare alla propria famiglia. Identità nessuna delle quali è ancora realmente esistente, ma solo evocata spettralmente, perchè a rimanere in vita è solo l'ordine multietnicista, fortemente propugnato sui mezzi di comunicazione (il medium è il caso di dire). Basta notare questi personaggi meticci e a quanto in essi rimanga delle culture antiche da cui provengono: come in tutte le cose, sono una parte esigua riuscirà a rapportarsi un minimo con esse, mentre la gran parte sarà un massa informe in-formata solo dalle mode del momento.
Si potrà dire che sono esagerazioni, si potrà dire che la diversità, anche umana, non potrà scomparire del tutto, si potrà dire che sono previsioni troppo cupe, ma saranno solo speranze se non ci si opporrà alla follia di questo tempo, fatta di "politicamente corretto", di massificazione comunicativa, virtualizzazione dell'esistente, individualismo, frammentazione sociale, distruzione etno-culturale del proprio e dell'altrui, ecc. L'umanità futura abiterà un pianeta prigione, dove, in funzione dell'omogeneità definitiva, ogni uomo sarà inevitabilmente solo prigioniero o carceriere. Forse entrambi, ma niente altro.

6 novembre 2008

NOMINATO IL PORTAVOCE PROVINCIALE DI GIOVENTU ITALIANA TORINO


Per l’ulteriore sviluppo operativo e organizzativo della Federazione Provinciale di Gioventù Italiana Torino, organizzazione giovanile del movimento politico La Destra, d' intesa con la Segreteria Nazionale, Valerio Ramini è nominato segretario Provinciale di Torino.
Al Neoportavoce un augurio di buon lavoro da tutta la Comunità militante.
Alessandro Balocco
Segretario Regionale G.I. Piemonte

4 novembre 2008

AZIONE DI PROTESTA CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA POTABILE


La federazione torinese di Gioventuù Italiana, movimento giovanile de "La Destra" di Storace, esprime il suo disappunto in merito all'approvazione dell'articolo 23 bis del Decreto Legge numero 112, con il quale scatta la PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA.
Per portare a conoscenza i cittadini di questa vergognosa decisione, tenuta sapientemente nascosta dalla classe politica, i nostri militanti hanno organizzato una singolare protesta apponendo dei cartelli con la scitta "VENDUTA" su decine di fontanelle della città (i cosidetti "turet").
La notizia dell'avvio della privatizzazione delle acque potabili si è diffusa da poco ed è davvero grave che un provvedimento del genere, nascosto appositamente all'interno del decreto Tremonti sotto il titolo di "servizi publici locali di rilevanza economica", sia stato votato in Parlamento all'insaputa di tutti nel mese di agosto quando l'attenzione per le attività parlamentari è notoriamente più scarsa.Ci sembra doveroso sottolineare che questo articolo è passato con il sostegno dell'opposizione, in particolare del PD, nella persona del suo "ministro-ombra" Lanzillotta.Per il Parlamento, l’acqua non è più un bene pubblico, ma mercanzia da far gestire alle solite grandi multinazionali straniere, probabilmente le stesse che già si sono "scippate" le nostre migliori acque minerali.La conseguenza la sconteremo noi italiani ogni volta che arriverà la bolletta a casa, coni privati che decideranno liberamente quanto farci pagare.Di tutto ciò nessuno ha parlato, le Camere decidono nel buio più totale grazie ad oscure trame parlamentari senza farci sapere niente, i media tacciono, ma La Destra no!
VEDI ANCHE:

GIOVENTU ITALIANA IN TV

Pubblichiamo il servizio di Primantenna relativo alla conferenza stampa organizzata da Gioventù Italiana per comunicare la propria contrarietà nei confronti della riforma della scuola.

31 ottobre 2008

TEODORO BUONTEMPO "PDL NON SOTTOVALUTI PORTATA PROTESTA"


«Il PdL, anziché continuare a rivolgere minacce contro la protesta studentesca, farebbe bene a non sottovalutarne la portata, sia perché ha una diffusione su tutto il territorio nazionale e sia perché sono gli unici studenti capaci di far sentire la loro voce». Lo dichiara in una nota Teodoro Buontempo, presidente de La Destra. «È un errore - prosegue - non considerarne la forza di aggregazione, in quanto il profondo disagio sociale che colpisce i giovani potrebbe trovare proprio in questo movimento studentesco il suo strumento di lotta. Il PdL e gli esponenti di governo, semmai, devono fare uno sforzo per capire come mai i rappresentanti di sinistra, che pur avevano mal governato, cercando inoltre di conquistare l’elettorato di centro rinnegando così memoria storica e identità, oggi sono bene accolti, in alcuni casi anche applauditi, dai giovani che si riconoscono nel movimento studentesco e da quelle frange estreme che pure dovrebbero avere qualche risentimento nei confronti di Veltroni e compagni». «È un fatto - sostiene Buontempo - che la sinistra, grazie alla protervia dimostrata da alcuni esponenti di governo, è uscita dall’isolamento e oggi si rischia di farla identificare con il nuovo, con la difesa della scuola e dell’università, con la protesta popolare contro la casta. Sappiamo bene che si tratta di un inganno e di una menzogna, ma gli esponenti del PdL, anziché continuare a denigrare e a minacciare, si dovrebbero chiedere come mai masse giovanili, docenti e famiglie si sono così facilmente fatti coinvolgere da un artificio propagandistico». «La Destra - sottolinea ancora Buontempo - nel ribadire l’appello ai giovani di qualunque appartenenza politica a rifiutare la violenza come metodo di lotta politica, a respingere le strumentalizzazioni partitiche e a vigilare contro infiltrazioni e provocazioni tendenti a spaccare l’unità del movimento, non accetta che i giovani che non si identificano con la sinistra possano essere esclusi dalla protesta, emarginati e addirittura criminalizzati per il solo fatto che non alzano il pugno chiuso». «I giovani di destra - conclude - a qualunque organizzazione essi appartengano, hanno il pieno diritto ad esprimere le proprie idee. Le autorità di pubblica sicurezza e il governo hanno il dovere di tutelarne la libertà».

SCUOLA, STRISCIONE ALLA FARNESINA: DENUNCIATO CONSIGLIERE DE "LA DESTRA" Il consigliere della Destra al Municipio XX Andrea Antonini è stato denunciato dagli agenti della polizia di Stato intervenuti al liceo Farnesina occupato questa mattina. Il politico, infatti, si sarebbe opposto alla richiesta dei poliziotti di togliere uno striscione appeso nella scuola recante la scritta «Giovinezza al potere».

IL GOVERNO RIFERISCE: A PIAZZA NAVONA AD AGGREDIRE E' STATA LA SINISTRA



Prima dell'arrivo del gruppo dei 400-500, ha ricostruito il sottosegretario, c'erano stati momenti di tensione e contatti tra i manifestanti del Blocco Studentesco e quelli di sinistra, ma «l'interposizione del personale di polizia in abiti civili ha evitato possibili tafferugli. In questo frangente - ha sottolineato - il personale di polizia non ha udito cori apologetici del fascismo, ma slogan contrapposti». In seguito, molti studenti hanno cominciato ad abbandonare la piazza. «Quelli del Blocco Studentesco, raggruppati intorno al camioncino ed invitati più volte ad allontanarsi dalla piazza dalle forze di polizia - ha proseguito Nitto Palma - avevano iniziato a spostarsi portandosi verso piazza delle Cinque Lune con l'intenzione di andare verso il ministero della Pubblica Istruzione. Ma arrivati nella piazza il gruppo ha deciso di fermarsi». Nel frattempo, ha riferito, «da Corso Vittorio sono giunti circa 400-500 persone appartenenti a collettivi universitari ed alla sinistra antagonista che si sono uniti agli altri studenti. Alcuni indossavano caschi di motociclista e, invece di attestarsi nella piazza a manifestare, si sono fatti largo tra i ragazzi e, arrivati all'altezza di piazza delle Cinque Lune si sono dapprima schierati urlando slogan contro i fascisti e poi hanno iniziato un fitto lancio di oggetti, sedie e tavolini prelevati dai bar della piazza». Alcuni esponenti del Blocco, ha continuato il sottosegretario, «ma in numero molto minore, si sono schierati ed hanno preso bastoni dal camioncino, mentre i ragazzi dei Collettivi sono avanzati venendo a contatto. Le forze dell'ordine hanno quindi separato i contendenti».

GIUSTIZIA E' FATTA!

30 ottobre 2008

BLOCCO STRADALE IN CORSO FRANCIA, LA NOSTRA PROTESTA CONTINUA!


Il tentativo di estromettere i giovani di destra dalle manifestazionidi protesta contro la riforma della scuola attuate con minacce ed intimidazioni non hanno sortito alcun effetto. Oggi Giovedi 30 Ottobre alle ore 13:00 i militanti di GIOVENTU ITALIANA, movimento studentesco de "La Destra" di Storace, hanno attuato un blocco stadale su Corso Francia all'altezza della propria sede, esponendo uno striscione che recitava "GIOVENTU ITALIANA CONTRO LA RIFORMA DELLA SCUOLA".
Grazie al senso di responsabilità dei nostri aderenti la protesta è stato gestito nel migliore dei modi.
Nessuno può fermare la nostra gioventù!
GIOVENTU ITALIANA TORINO

29 ottobre 2008

LA VERITA' SUGLI SCONTRI TRA STUDENTI A ROMA

SOLIDARIETA' AL BLOCCO STUDENTESCO DA GIOVENTU' ITALIANA TORINO

GUARDA IL VIDEO PER VEDERE COS'E' SUCCESSO REALMENTE

Caricati i ragazzi del blocco studentesco da alcuni studenti antifascisti"29 Ottobre ore 11.30 - Mentre si svolgeva il corteo di protesta degli studenti sotto al senato, i ragazzi del Blocco Studentesco sono stati caricati dagli antifascisti che volevano escluderli dalla manifestazione. Alle cariche sono seguite le proteste di tutto il corteo per questo tentativo di esclusione di una parte di studenti dalla protesta anti-gelmini. Gli studenti in piazza hanno cominciato ad intonare il coro "ne rossi ne neri solo liberi pensieri" per condannare l'episodio di violenza contro i ragazzi del blocco studentesco. "rifiutiamo questo tentativo di spaccare il fronte unito degli studenti da parte di alcuni idioti antifascisti" commentano i ragazzi del Blocco Studentesco.
Blocco Studentesco: "L'aggressione degli antifascisti ha causato due feriti fra i nostri ragazzi"ore 11.45 - "E' stato il Blocco Studentesco ad essere aggredito dagli antifascisti universitari presenti al sit-in sotto il senato. Due nostri ragazzi sono rimasti feriti." "Alcune agenzie riportano i fatti in maniera distorta, addossando addirittura la responsabilità al Blocco Studentesco" proseguono "ma abbiamo filmati che pubblicheremo su youtube e su facebook che come al solito dimostreranno una realtà ben precisa: gli scontri e le divisioni fra studenti sono fomentate dagli antifascisti che non accettano che nella protesta studentesca ci sia unità generazionale fra ragazzi di destra e di sinistra."
Scuola: Studenti: "Blocco Studentesco caricato nuovamente da antifascisti organizzati: numerosi feriti"ore 12.00 - "Siamo stati nuovamente caricati da un centinaio di antifasciti organizzati con bastoni e caschi" "Molti dei nostri sono rimasti feriti per mano degli antifascisti" la vicenda si è svolta sotto gli occhi attoniti di tutti gli studenti romani e di numerosi giornalisti. "Il tentativo di spaccare il fronte unito degli studenti escludendo il Blocco Studentesco prosegue con una ferocia inaudita da parte degli antifascisti" proseguono gli esponenti del Blocco. "Per spaccare il fronte degli studenti non è arrivata la auspicata polizia di Berlusconi, ma la violenza antifascista".

PICCOLE PRECISAZIONI SULL'ARTICOLO DI TORINO CRONACA

Pubblichiamo l'articolo uscito oggi su TORINOCRONACA relativo alle motivazioni sostenute dal nostro movimento contro la riforma della scuola ed espresse ieri in conferenza stampa.
Si tratta di un buon articolo e per questo ringraziamo la redazione del giornale ma ci preme fare qualche piccola precisazione per evtare fraintendimenti.
Nell'articolo si dice che siamo contrari alle Occupazioni e alle lezioni in piazza: precisiamo che non siamo contrari alle occupazioni in linea di principio ma esclusivamente a quel tipo di occupazione che blocca la didattica (questo perchè è giusto garantire il diritto allo studio di tutti gli studenti) e sono strumenalizzate dall'estrema sinistra con le sue metodologie per niente costruttive. Ben venga che gli studenti si organizzino per prendere simbolicamente possesso della propria scuola o università tenendoa aperta 24 ore su 24, ma non ci sembra giusto bloccare le lezioni.
Inoltre non è vero che il nostro movimento si è espresso contrariamente sulle lezioni all'aperto tenute in questi giorni da molti professori, al contrario ci sembra un modo intelligente per portare avanti la protesta.

Nell'articolo si dice che le nostre posizioni aderiscono perfettamente con quelle della sinistra. Non è proprio così: facciamo presente che noi non contestiamo l'introduzione del grembiule ed il voto in condotta, che riteniamo due fra i pochissimi provvedimenti positivi contemplati nella riforma.

LEGGETE L'ARTICOLO CLICCANDOCI SOPRA

COMMEMORAZIONE CADUTI DELLA R.S.I.


SABATO 1 NOVEMBRE AL CIMITERO MONUMENTALE DI TORINO (Cso Novara - ingresso Via Varano) SI TERRA' LA CONSUETA COMMEMORAZIONE ANNUALE IN ONORE E RICORDO DEI CADUTI DELLA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA. PARTECIPARE E' UN DOVERE!

Dopo 63 anni anni tutti dovremo lottare per una Riconciliazione con la Storia, attraverso la Verità della loro fine, la condanna dei loro assassini, la restituzione della Dignità della loro Memoria.
Noi siamo i veri ribelli, per gli altri è facile farsi chiamare ribelli quando si crede di avere gli eserciti amici a pochi giorni di distanza, quando si ritiene la vittoria già scontata, quando si pensa di essere dalla parte del più forte, dell’ormai invincibile…" Giuseppe Solaro

CONFERENZA STAMPA CONTRO LA RIFORMA


Oggi, in data 28 ottobre 2008, si è svolta la prima conferenza stampa di Gioventù Italiana contro la riforma Gelmini. La risposta degli iscritti e simpatizzanti del movimento è stata ottima, cosi come quella di altri movimenti giovanili d'area. Nella sede provinciale di Corso Francia 35b erano poi presenti i giornalisti e le telecamere di varie reti regionali.
L'incontro è stato aperto dall'ing. Giuseppe Lonero che, oltre ad aver presentato i vari ospiti, ha espresso il parere negativo nei confronti della riforma da parte del partito La Destra. Ha preso parte alla conferenza anche la professoressa Daniela Santus che ha voluto essere portavoce dei vari professori, di ogni grado, di destra che non accettano queste modificazioni insensate.Il responsabile di Gioventù Italiana Torino per l'Università, Roberto Mossetto, ha invece spiegato come la riforma è vista dagli studenti di destra.Ha poi concluso il responsabile regionale di Gioventù Italiana, Alessandro Balocco, il quale ha descritto le prossime iniziative del movimento, a livello universitario e non.
I temi trattati con maggior interesse sono stati il precariato, la chiusura delle piccole scuole, i tagli ai fondi delle università e la trasformazione delle stesse in fondazioni private. Gioventù Italiana infatti pretende che sia lo Stato a garantire l'istruzione di qualità per i suoi ragazzi, senza dover dipendere da sponsor e finanziamenti esterni che potrebbero far scomparire rami del sapere universitario poichè considerati "non profittevoli". Si dichiara tuttavia fortemente favorevole alla soppressione dei corsi di laurea superflui, creati nella quasi totalità dei casi da professori compiacenti alla ricerca di nuovo denaro pubblico.
La mancata presenza della ministra Gelmini alla conferenza di stasera, infine, rappresenta l'ennesima prova di ottusità della stessa: dopo aver considerato "marginali" i gruppi giovanili di Destra in questo periodo di protesta, adesso nega a noi, e agli altri studenti, un pacifico e civile confronto.
GIOVENTU ITALIANA UNIVERSITA - TORINO

27 ottobre 2008

E' IN ARRIVO UN ALTRO ECOMOSTRO NELLE VALLI DI LANZO


Dopo 45 anni forse i politici torinesi sono riusciti a coronare il loro sogno di avere acqua in abbondanza senza dover aggiustare un acquedotto vecchio e bucherellato e avere acqua fresca di montagna da bere. La sinistra spende soldoni a fare convegni sull’ambiente , sul riscaldamento del globo e poi vuole piazzare in Val di Viù una diga da 16.000.000 di litri d’acqua e con un muro di cemento alto 100 metri vomitando altri milioni di metri cubi di cemento per un valore di un 1.000.000.000 (miliardo) di preziosi euri , un’opera che sconvolgerà tutto l’ambiente e l’ecosistema della Valle e dell’intere Valli di Lanzo. E’ stato certificato da tutti i maggiori esperti che un lago così grande innalzerà la temperatura invernale di 2-3 gradi il che vorrà dire la fine del turismo collegato allo sci a Usseglio e a Pian Benot e alla fine di ciò che rimane del ghiacciaio del Rocciamelone. La Destra delle valli si domanda se quest’opera faraonica in stile cinese sia veramente utile e sicura dato che se un diga con dietro tutti quei milioni di litri d’acqua dovesse cedere spazzerebbe tutti i paesi fino all’aeroporto di Caselle , Ciriè compresa , con le conseguenze che tutti possono immaginare. Un triste pensiero va a tutte quelle famiglie che vedrebbero le loro case e i loro terreni finire nel lago che nascerebbe a monte della diga. Mi sembra un rischio e un disagio enorme solo per dare dell’acqua fresca e a poco costo alla città di Torino a cui disturba bere l’acqua del Po e dei pozzi che costa a loro non poco per depurazione e trattamenti vari. Non ci sembra il periodo giusto per spendere tutti quei milioni di euro e deturpare una bellissima vallata solo per dei capricci !!

ALESSANDRO BALLAURI
Portavoce LA DESTRA Valli di Lanzo

ADOTTARE UN TETTO FOTOVOLTAICO. UN MODO PER RISPARMIARE RISPETTANDO L'AMBIENTE


Con il progetto “10.000 Tetti FoTovoltaici” Torino intende promuovere l’utilizzo di questa nuova forma di energia alternativa, che fa risparmiare e che con questa iniziativa è accessibile e semplice per tutti. Per avere maggiori info www.torinoenergiambiente.com oppure il numero verde 800088240. In questo articolo vengono spiegati i vantaggi del fotovoltaico e il progetto.
Da Aprile Torino è diventata più moderna e sostenibile. In primavera ha preso il via il Progetto ’10.000 Tetti FoTOvoltaici’, dedicato al capoluogo piemontese ed alla sua Provincia.Dopo sei mesi dall’avvio del Progetto, sono stati impegnati circa 10 milioni di euro di un plafond di 25 milioni messo a disposizione dalle banche aderenti al Progetto, corrispondenti a ben 1,5 Megawatt.L’obiettivo di ’10.000 Tetti FoTOvoltaici’, progetto dell’Assessorato all’Ambiente della Città di Torino promosso attraverso il Settore Sostenibilità ambientale e l’Agenzia Energia e Ambiente, che coinvolge il sistema bancario territoriale e le società operanti nel settore delle energie rinnovabili, è l’elevata diffusione della tecnologia fotovoltaica presso imprese, enti pubblici e soggetti privati. Per divulgare l’iniziativa è stato istituito un numero verde 800 088 240 a cui si possono richiedere informazioni, e sul sito web dell’Agenzia (
www.torinoenergiambiente.com ) è possibile scaricare tutta la documentazione necessaria per aderire al Progetto.Perché scegliere il fotovoltaico?Per gli enormi vantaggi che questa scelta comporta. In primo luogo si tratta di una tecnologia che ama e rispetta l’ambiente: infatti i sistemi fotovoltaici non producono né emissioni né dispersioni di calore; non generano alcun rumore o spreco; un impianto fotovoltaico da 2 kWp che ha una durata di circa 30 anni, produrrà nell’arco del suo esercizio quasi 60.000 kWh, evitando di emettere in atmosfera ben 32.400 Kg di CO2.
I sistemi fotovoltaici rappresentano una tecnologia collaudata e matura in uso da 30 anni, che consente la riduzione/azzeramento dei costi della bolletta elettrica e il recupero del capitale, con una rendita certa e garantita, mettendosi al riparo dai rincari sulle tariffe elettriche. Tradotto in termini economici si tratta di un investimento proficuo senza rischio alcuno, incentivato per 20 anni grazie al nuovo Conto Energia, e che consente la riduzione dell’imponibile fiscale per le aziende e l’ammortamento fino a 10 anni dell’impianto.Decidere di installare un impianto significa inoltre far aumentare il valore dell’immobile: gli edifici su cui è stato posizionato un impianto fotovoltaico valgono infatti fino al 30% in più sul mercato immobiliare.La supervisione e il controllo operato dall’Agenzia Energia e Ambiente di Torino, referente tecnico del “Progetto 10.000 Tetti FoTOvoltaici”, garantiscono che il processo di installazione degli impianti rispetti i migliori standard europei e che sia introdotta, in esclusiva nazionale, la garanzia di risultato solare (GRS-PV) per i primi 5 anni in modo che i cittadini siano tutelati e salvaguardati nel loro investimento.Con tale garanzia gli installatori si impegnano ad intervenire nel caso in cui gli impianti non rispettino la produttività minima annua prevista, compensando il mancato incasso dell’incentivo statale.

25 ottobre 2008

DOCUMENTO NO GELMINI

Vi presentiamo un riassunto, sottoforma di volantino, del documeto contro la Riforma della scuola che Gioventù Italiana ha redatto insiema ad alcuni professori e studenti di destra.

CLICCA SOPRA PER INGRANDIRE

23 ottobre 2008

NO ALLA REPRESSIONE DEGLI STUDENTI


Il Presidente de "LA DESTRA" Teodoro Buontempo dichiara:

“Non vorrei che le questioni legate all’ordine pubblico venissero utilizzate per coprire la grave crisi economica che colpisce il nostro Paese e che, in particolare, sta avviando alla soglia della povertà intere fasce di cittadini. Si può anche non essere d’accordo sui motivi della protesta studentesca (nel caso de La Destra molti sono i punti condivisi contenuti nella contestazione), ma bisogna comunque garantire che possa essere esercitata con il massimo della libertà e tutelata da possibili provocazioni.
Il braccio di ferro che il governo sta attuando contro quella parte di studenti che è scesa in piazza contro la riforma Gelmini rischia di far saldare la protesta studentesca con il disagio sociale, dando respiro a quella sinistra che era ormai emarginata e non più credibile neppure per rappresentare i diritti delle fasce più deboli.
La determinazione con la quale ci si vuole contrapporre alla manifestazione degli studenti sarebbe stato più opportuno utilizzarla contro banchieri e operatori dell’alta finanza che, con operazioni spregiudicate, hanno messo in ginocchio imprese e famiglie.
E’ sempre stato un errore aprire uno scontro con il mondo studentesco, perché i giovani, quando si mobilitano occupando scuole e università, possono anche prendere a pretesto motivazioni discutibili. Quando tutto ciò avviene, c’è evidentemente un disagio più profondo, che i giovani sono capaci di avvertire prima del resto della popolazione.
La repressione fine a sé stessa è sempre risultato il peggior metodo per far confrontare istituzioni e giovani. E se, nonostante le esperienze passate, oggi ci si vuole incamminare su questa strada, si spera di prevenire una protesta sociale molto più vasta.Sarebbe comunque un uso spregiudicato del potere mettere gli uni contro gli altri, i giovani militari che per mille euro al mese vestono una divisa e gli studenti intimoriti dal baratro della disoccupazione. Fratture generazionali come queste rischiano di diventare insanabili e possono produrre deviazioni pericolose per la società”.

22 ottobre 2008

GIOVENTU ITALIANA TORINO RICORDA LA RIVOLTA DI BUDAPEST ED I SUOI MARTIRI


Nella mattinata di Mercoledi 22 Ottobre, vigilia dell'anniversario della rivolta di Budapest del 1956, i militanti di Gioventù Italiana, movimento giovanile del partito La Destra di Francesco Storace, hanno esposto uno striscione commemorativo nella trafficatissima Piazza Bernini.
Davanti agli occhi di centinaia di torinesi abbiamo voluto ricordare le gesta degli eroi ungheresi che si ribellarono alla spietata dittatura comunista.
Il 23 Ottobre 1956 a Budapest migliaia di manifestanti scendono in strada in segno di solidarietà con l’immensa protesta di operai e studenti Polacchi, repressa col sangue un mese prima. Viene abbattuta la statua gigante di Stalin nel parco municipale. Il numero uno del Partito Comunista parla alla radio, insulta gli studenti e gli operai e respinge le loro richieste. Poi ordina alla Polizia politica di sparare sulla folla ammassata davanti al palazzo della radio. Muoiono in dodici! Fu l'inizio della rivolta!
Cinquantadue anni sono passati… i ricordi di quell’evento atroce non sono più rimembrati da nessuno, vuoi perché non c’è più il timore di un’invasione del gigante dell’Est, vuoi perché all’Occidente borghese e “pasciuto” mai è interessato delle sorti del povero magiaro abbandonato alle fauci dell’Orso brutale di Mosca.
Ancora oggi dobbiamo, Noi Europei, le nostre scuse al Popolo Ungherese, sia per il silenzio mostrato di fronte alla cruenta repressione di una Russia Sovietica, sia per le infamità dette da coloro che tutt’ora siedono nelle poltrone delle maggiori Istituzioni del nostro Paese. Personaggi fieri di quel passato, figure squallide che difesero l’invasione sovietica dei territori magiari.ONORE AI MARTIRI DELLA RIVOLTA DI BUDAPEST!

LA BASE MILITANTE DI GIOVENTU ITALIANA TORINO

20 ottobre 2008

PROTESTA DI GIOVENTU ITALIANA CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL'UNIVERSITA

"GIOVENTU ITALIANA" ESORDISCE NEGLI ATENEI TORINESI CON UNA PROTESTA MEDIATICA CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL'UNIVERSITA ED IL TAGLIO DEI FONDI STATALI














............................Nell'ordine: Giurisprudenza (Palazzina Einaudi) , Economia (Palazzo del lavoro), Architettura (Valentino), Politecnico (Corso Duca Abruzzi), Ingegneria dell'autoveicolo (Lingotto)

Questa mattina i militanti di Gioventù Italiana, movimento giovanile e studentesco de “La Destra”, hanno esposto numerosi striscioni all'interno delle facoltà universitarie di Torino per protestare contro la trasformazione delle Università in fondazioni di diritto privato e la drastica riduzione dei fondi e del personale docente prevista dalla riforma della scuola del ministro Gelmini. Questa azione rappresenta l'esordio in grande stile del nostro movimento all'interno dell'Università torinese ed è stata salutata positivamente da molti studenti, i quali preferiscono di gran lunga portare avanti questa battaglia insieme a noi, piuttosto che farsi strumentalizzare dai soliti gruppi della sinistra.Gioventù Italiana vuole che l’Università rimanga polo di conoscenza pubblico ed è contraria alla precarietà che colpirebbe ulteriormente ricercatori e personale. Vogliamo però precisare che non ci poniamo acriticamente contro tutta la riforma della scuola nella quale riscontriamo anche alcuni elementi positivi come il grembiule i bambini delle elementari, il maestro unico ed il voto in condotta. Inoltre, in nome del diritto allo studio, ci auguriamo che l’attuale e legittimo stato di agitazione all'interno degli atenei non sfoci nel blocco della didattica mentre siamo favorevoli a forme di autogestione costruttive e non paralizzanti.

9 ottobre 2008

G.I. UNIVERSITA SULLA RIFORMA GELMINI


In riferimento alla manifestazione studentesca contro la riforma Gelmini che si terrà a Torino Venerdi 10 Ottobre, Gioventù Italiana, movimento giovanile e studentesco de “La Destra” prende posizione attraverso il Portavoce Regionale Alessandro Balocco ed il Responsabile per l’Università Roberto Mossetto.
Per quanto riguarda l’Università la legge 133/2008 prevede:
La possibilità da parte delle Università pubbliche di deliberare la propria trasformazione in fondazioni di diritto privato. Tale delibera dev’essere adottata dal Senato accademico a maggioranza assoluta. L’eventuale trasformazione sarà effettiva a decorrere dal 1° gennaio dell'anno successivo a quello di adozione della delibera.
L’obbligo per gli Istituti Universitari di assumere al massimo un nuovo dipendente a fronte di cinque pensionamenti.
La diminuzione del fondo per il finanziamento ordinario delle università di 63,5 milioni di euro per l'anno 2009, di 190 milioni di euro per l'anno 2010, di 316 milioni di euro per l'anno 2011, di 417 milioni di euro per l'anno 2012 e di 455 milioni di euro a decorrere dall'anno 2013.
Gioventù Italiana vuole che l’Università rimanga polo di conoscenza pubblico ed è contraria alla precarietà che colpirebbe ulteriormente ricercatori e personale. Gioventù Italiana si auspica inoltre, in nome del costituzionalizzato diritto allo studio, che l’attuale legittimo stato di agitazione non sfoci nel blocco della didattica. Per garantire questi diritti, i vertici del partito La Destra si stanno adoperando in queste ore presso le istituzioni competenti.

6 ottobre 2008

SVOLTO IL CONGRESSO DELLA DESTRA TORINESE. LONERO ELETTO PORTAVOCE PROVINCIALE


La Destra torinese si è riunita questa mattina a Congresso all’hotel Royal. E’ stata l’occasione per l’On. Francesco STORACE di presentare la mozione “Vivere di idee, per non morire di potere” e dopo gli interventi del leader del movimento e dell’On. Roberto SALERNO Portavoce Regionale, è toccato al Portavoce Provinciale Giuseppe LONERO.
LONERO ha appoggiato pienamente la mozione del Segretario nazionale e ha presentato ufficialmente la sua ricandidatura a Portavoce Provinciale.Nel pomeriggio si sono aperte le elezioni a cui potevano partecipare tutti gli iscritti.Giuseppe LONERO è stato rieletto all’unanimità e alla sua proclamazione non sono mancati i complimenti e molti applausi dei presenti, che hanno riconfermato la piena fiducia all’esponente torinese, che si dedica con passione e dedizione al partito

1 ottobre 2008

7-8-9 NOVEMBRE TUTTI A ROMA! GRANDE MANIFESTAZIONE NAZIONALE DE LA DESTRA


E’ arrivato il tempo della prima, grande manifestazione popolare de La Destra, un appuntamento a lungo atteso e che ora siamo finalmente in grado di organizzare. Lotta al carovita, affermazione dell’unità nazionale, democrazia contro oligarchie, attorno a questi temi dovrà svilupparsi la battaglia dell’unico movimento orgoglioso di stare a destra senza dover chiedere scusa ad alcuno.La organizzaremo per sabato 8 novembre, sospendendo per un pomeriggio i lavori congressuali previsti dal 7 al 9, per consentire anche a tutti gli iscritti che non saranno delegati di poter partecipare alla festa gioiosa di una comunità che non molla. Giovedì si riuniranno il comitato politico nazionale e a seguire la segreteria generale del congresso per alcuni adempimenti ormai necessari a seguito delle sciocchezze pronunciate in queste ore da chi ha ingannato un popolo che continua a credere. Adottate le iniziative necessarie, il partito si mobiliterà attorno ad una piattaforma e ci sarà uno staff che curerà nei dettagli piattaforma e organizzazione dell’evento. Abbiamo creato La Destra per dare una speranza a milioni di italiani e non sarà qualche decina di persone a frantumare questo bellissimo sogno. Se la prendono persino con il blog e non si rendono conto di quanto siano meschini. Noi siamo orgogliosi della nostra gente e l’attendiamo a Roma per gioire assieme nel nome di una proposta politica che non rinnega i propri padri e indica il futuro ai nostri figli.
Gioventu Italiana Torino si sta organizzando per partecipare alla manifestazione. Scenderemo a Roma gia il 7 di Novembre e resteremo nell'Urbe fino al 9/10 per poter partecipare ai lavori congressuali che si svolgeranno insieme alla manifestazione. Se intendi partecipare a questi 3 giorni di militanza e cameratismo non esitare a metterti in contatto con noi attraverso i nostri recapiti telefonici di posta elettronica oppure passa nella sede di Torino il giovedi pomeriggio o il lunedi sera dalle 21:00 alle 23:00. Ti aspettiamo!

28 settembre 2008

VOLANTINAGGIO LICEO DARWIN



Ieri Sabato 27 Settembre, i militanti di Gioventù Italiana hanno effettuato un volantinaggio all'uscita degli studenti del Liceo Darwin di Rivoli per propagandare alcune proposte elaborate al fine di risolvere l'emergenza del CARO LIBRI.

25 settembre 2008

SPOT CONGRESSO PROVINCIALE "LA DESTRA"

PROGRAMMA 1° CONGRESSO PROVINCIALE DI TORINO
Domenica 5 ottobre 2008
HOTEL ROYAL – c.so Regina Margherita, 249 – Torino - Ore 9,30
Ore 9,30 Inizio accrediti dei Congressisti Ore 10,00 Apertura del CongressoSaluto delle Autorità e degli Ospiti presenti Ore 11,00 Interventi ProgrammatiGiuseppe LONERO – Portavoce Provinciale On. Roberto SALERNO – Portavoce RegionaleOn. Francesco STORACE – Segretario Nazionale Ore 12,00 Termine per la presentazione della Candidatura a Portavoce Provinciale e per la presentazione delle liste dei candidati delegati al Congresso NazionaleApertura del dibattito Ore 14,00 Chiusura del dibattitoApertura seggio Ore 17,00 Chiusura del seggio Inizio operazioni di scrutinio In conclusione, proclamazione degli eletti.

24 settembre 2008

APPROVATO DAL COMUNE DI TORINO UN ORDINE DEL GIORNO SULLE ACCISE PROPOSTO DA "LA DESTRA"


E’ stato approvato all’unanimità nel Consiglio comunale del 22 settembre 2008 un Ordine del Giorno proposto dal Gruppo Consiliare La Destra.
Nel documento presentato dal Capogruppo Giuseppe LONERO si evidenzia come le accise sui carburanti utilizzate in passato per reperire fondi o entrate pubbliche straordinarie non siano mai state più rimosse. Questo significa, facendo i conti, che su 100 euro di pieno, 56,4 euro di imposte vanno allo Stato! “Tutte queste assurde tassazioni, gravano sulle tasche già semivuote del cittadino – ha sottolineato LONERO nel documento - e non fanno altro che rallentare lo sviluppo economico del nostro Paese”.Tutti motivi che hanno portato il consigliere a chiedere all’Amministrazione di attivarsi con il Parlamento e tutte le Forze Politiche affinché con i provvedimenti economici che sono in corso di dibattito in Parlamento, siano completamente eliminate le accise che oggi gravano sul prezzo dei carburanti
Giuseppe LONERO Portavoce Provinciale "LA DESTRA" Torino

23 settembre 2008

G.I. NASCE IL NUCLEO DELLA VAL DI SUSA


Ciao ragazzi, mi chiamo Stefano Mannino e sono il nuovo portavoce della Gioventù Italiana per la Valle di Susa. Per qualsiasi informazione riguardante il territorio e le nostre attività non esitate a mettervi in contatto con me telefonando al 340 7698261 o scrivendo una mail a manni.89@libero.it
Da oggi il nostro movimento giovanile si fara portavoce dei problemi e delle speranze dei giovani della valle di Susa.
VIENI CON NOI SE SEI COME NOI!

18 settembre 2008

GIOVENTU' ITALIANA CONTRO LO SBARRAMENTO ALLE EUROPEE!



Da qualche giorno è attiva una petizione on-line, organizzata da Gioventù Italiana Bologna, contro la possibilità che venga alzato lo sbarramento alle elezioni europee della prossima primavera, al 5%.
Una legge chiaramente anti-democratica, che mira a fare in modo che esistano solo due scelte per gli elettori: PD o PDL... eccolo il "Veltrusconi"!
Alzare lo sbarramento al 5%, significherebbe isolare quelle vere forze alternative alla dittatura marcata PD-PDL, in primis La Destra che col suo milione di voti raccolto alle ultime politiche, ha dato uno scossone al sistema, dimostrando che c'è ancora voglia di destra nel Paese, ma una destra seria, sana, coerente con la propria storia e non chi oggi, invece, per un piatto di lenticchie svende l'identità (ammesso che l'abbia mai avuta) e usa-abusa di un concetto che non gli appartiene minimamente.
Se credi che tutte le voci, in special modo quelle antagoniste al duopolio PD-PDL, abbiano diritto di esprimersi, di concorrere alle democratiche elezioni e di poter eleggere propri rappresentati nel Parlamento europeo, firma la petizione!

(Clicca sul banner "Elezioni europee: no allo sbarramento, si alle preferenze", che trovi sul nostro sito a destra)

16 settembre 2008

UN ALTRO UBRIACO TRAVOLGE: "ORA BASTA, SI FACCIA QUALCOSA!"




Apprendiamo dai maggiori quotidiani di ieri, che si registra l'ennesima vittima della strada, dovuta ad automobilisti risultati positivi al test del controllo sul tasso alcolico presente nel sangue e che sembra essere un fenomeno ormai in spaventoso aumento in cui la nostra città non è esente.

Questa volta la vittima - che al momento si trova in fin di vita - è un giovane ventenne motociclista, investito da un'auto guidata da un romeno ubriaco.

Così si esprime il Responsabile provinciale di Gioventù Italiana (La Destra), Emiliano Romanelli: "Si tratta dell'ennesimo incidente stradale dovuto al tasso eccessivo di alcol presente nel sangue del conducente d'auto, che si registra nella nostra città. Ci auguriamo che il ragazzo vittima di questo atto criminale possa riprendersi quanto prima, ma ci chiediamo fino a quando sarà possibile tollerare tutto questo". Infine aggiunge: "Le città italiane sembrano essere diventate piste di Formula 1, dove un pazzo qualunque che non sa come passare il tempo o non ha di meglio da fare che riempirsi di alcol, sfoga le proprie frustrazioni mettendo a repentaglio la vita di onesti cittadini che non hanno colpe se non quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. E' ora che le amministrazioni, i comuni e il Governo, invece di muoversi sul terreno della demagogia, si muovano seriamente per garantire la sicurezza dei cittadini".

Nei prossimi giorni sarà discussa una proposta dei giovani torinesi de La Destra, che si tramuterà nel breve tempo in campagne di sensibilizzazione attraverso i nostri gazebo nella città.

14 settembre 2008

GIOVENTU' ITALIANA TORINO PER L'INTERNAZIONALE DELLE DESTRE


Qualche tempo fa sentii parlare, negli ambienti de La Destra, di un ambizioso progetto (io lo ritengo tale), oltre che importante sotto il profilo politico e culturale, cioè quello della costituzione di una internazionale delle destre europee.

Che cosa vuol dire? Questo progetto, se nascesse, vedrebbe l'unione, la coesione, di tutte le realtà partitiche aderenti alle ideologie identitarie e sociali, pensiamo al Front National di Jean-Marie Le Pen, o agli spagnoli di Democracia Nacional, ai tedeschi dell'NPD, al FPOE (ex partito di Haider) in Austria, al Dansk Folks Partei danese e alla Noua Dreapta rumena.

Un'idea ambiziosa, necessaria per superare quell'ormai vetusta visione del mondo, che per secoli ha investito l'Europa e che ha visto le nazioni del Vecchio Continente, fronteggiarsi nelle due guerre mondiali (in realtà guerre civili europee) in nome di un nazionalismo erede della concezione giacobina dello Stato-Nazione ottocentesco.

Ora più che mai l'Europa ha bisogno di risorgere e tutti i paesi che la compongono, più o meno, stanno attraversando una fase di decadenza e hanno gli stessi problemi (disoccupazione, criminalità, immigrazione, perdita dei valori, crisi del sistema politico), quindi è doveroso unire tutte le forze popolari, sociali e nazionali che si battono nei loro territori per questo obiettivo.

Lo dico a titolo personale, ma credo di poter parlare a nome del nucleo provinciale di Gioventù Italiana, che è sulla stessa linea, la nostra componente giovanile può e deve spingere all'interno del partito affinché questo che è attualmente il nostro auspicio, si concretizzi il più presto possibile.

Noi Gioventù Italiana torinese, potremmo cominciare a contribuire attivamente alla realizzazione di questo progetto, magari iniziando a contattare le componenti giovanili dei rispettivi movimenti identitari europei e stringere amicizie e immaginare collaborazioni, e in futuro, magari, incontri nei quali conoscersi e dare vita ad una fratellanza d'intenti in virtù del sogno di costruire un modello di destra europea pronta a sfidare i poteri forti che vogliono la fine della nostra gloriosa civiltà.

Emiliano Romanelli
Responsabile provinciale Gioventù Italiana Torino