11 gennaio 2012

CARO BENZINA? DIAMOCI UN TAGLIO!


Il prezzo del carburante sfonda ormai ogni record in Italia: giorno dopo giorno, aumento su aumento, fare un pieno sta diventando ormai un lusso per pochi.
Ma nel resto d'Europa, e non solo, non è affatto così: in paesi come Francia, Spagna, Germania, la tassazione sulla benzina è di molto inferiore alla nostra. Forse perché loro non sono ancora costretti a pagare piccole ma significative percentuali su eventi di decine anni fa, come la guerra in Abissinia del '35 o l'alluvione di Firenze del '66, come il disastro del Vajont del '63 o la missione militare in Libano dell'83.
A queste assurde tasse imposte ai cittadini italiani, vanno poi ad aggiungersi in modo impietoso gli effetti della manovra economica e alcune tasse aggiuntive regionali: ormai un litro di benzina sfiora i 2 Euro!
Di fronte a una situazione che vede il consumatore italiano come unico contribuente nei confronti di un sistema marcio, che impone tasse fuori misura se non addirittura ai limiti della comicità, Gioventù Italiana in numerose regioni italiane si è mossa con un'iniziativa simbolica, volta a sensibilizzare l'opinione pubblica e i nostri governanti: in ogni distributore, il cartello che espone il prezzo dei carburanti è stato coperto con volantini recanti l'elenco completo delle tasse più assurde che tutti siamo costretti a pagare sulla benzina. 
Tasse inutili e dalle dubbie finalità, che finiscono però col gravare pesantemente sul prezzo finale di verde, diesel e gasolio.Le stangate del governo Monti rappresentano poi un'azione criminale nei confronti delle tasche degli italiani: piuttosto che continuare a tassarci, Monti pensi sfoltire i vergognosi e iniqui privilegi della classe politica più pagata al mondo!

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