12 gennaio 2009

COMPAGNI, PREFETTO E QUESTORE NON CI FERMANO...TORNEREMO A PISA. BOIA CHI MOLLA!


Sabato 10 gennaio Gioventù Italiana Torino è scesa in piazza con Camerati giunti da ogni parte d'Italia nella città di Pisa. Quella che doveva essere una pacifica manifestazione nel centro cittadino ha rischiato di trasformarsi in qualcosa di ben più grave a causa del solito odio bolscevico congiunto per l'occasione all'inefficenza del prefetto. Questi i fatti: La piazza a noi destinata con tanto di regolare autorizzazione fin dalle prime ore del mattino viene occupata dalla teppaglia rossa. Responsabilemente i nostri dirigenti decidono, per evitare scontri, di cambiare piazza per la manifestazione, ma il prefetto ripsonde con un assurdo e irresponsabile NO. Gioventù Italiana non ha il diritto di scendere in piazza. In seguito le forze dell'ordine dispongono un luogo di concentramento per i militanti di G.I allo scopo di condurli in un albergo fuori dal centro cittadino. Al nostro arrivo nel luogo prestabilito ci accolgono un centinaio di tutori delle forze dell'ordine in tenuta antisommossa. La tensione sale, ci sono momenti di scontro con le forze del "DISordine" (ci dispiace, ma questa volta non sappiamo che altra definizione usare), e nel caos generale una ventina di sovversivi riesce a raggiungere un nostro manipolo isolato e armati di caschi e catene feriscono un nostro Camerata. La polizia fermato uno di questi teppisti pensa bene di lasciarlo andare senza nemmeno prendergli le generalità, mentre tutti noi venivamo identificati e filmati. Noi rispondiamo a chi tenta di riportare il clima politico alla violenza di 30 anni fa con la nostra sobrietà, con il nostro coraggio e con il nostro spirito di sacrificio. Ne i rossi, ne i servi del sistema possono fermare la nostra Idea e i nostri cuori che battono all'unisono per l'Italia. Se pensano di intimorirci sono dei poveri illusi, noi, oggi come ieri risponderemo presente. Un elogio particolare a tutti i Camerati piemontesi che hanno partecipato in massa alla manifestazione pisana e che come sempre hanno dimostrato la loro capacità ed il loro incondizionato entusiasmo. NOI TIREREMO DIRITTO!
Alessandro Balocco Segretario Regionale G.I. Piemonte
E’ un copione già visto , quello che si è consumato nella giornata di sabato a Pisa , un copione che rievoca altri tempi che credevamo fossero chiusi definitivamente .Sabato 10 gennaio Gioventù Italiana movimento giovanile de La Destra scende in piazza per recriminare il diritto all’acqua pubblica e per portare alla cittadinanza la propria proposta che restituisce ai cittadini il diritto ad essere i primi possessori di un bene di vitale importanza quale è l’acqua. Scende in piazza per garantire l’agibilità politica dei propri militanti e delle proprie battaglie in una terra difficile , dove è all’ordine del giorno che chi milita a destra subisca intimidazioni e aggressioni fisiche . Questo quanto è successo circa un mese fa quando alcuni dei nostri militanti mentre distribuivano gratuitamente acqua alla cittadinanza sono stati letteralmente assaliti da oltre cento militanti dell’estrema sinistra. Sabato 10 gennaio dovevamo essere nella stessa piazza per recriminare il nostro diritto ad esserci e a poter manifestare liberamente, ma non ci siamo riusciti , questa volta si ad attaccarci è stato un potere più forte, lo stesso potere che dovrebbe garantire le regole e i nostri diritti: Sono state le istituzioni. I fatti sono andati in questo modo : Alle ore 12 la piazza a noi regolarmente destinata con almeno 20 giorni di preavviso era già occupata da gruppi facenti parte ai centri sociali dell’estrema sinistra che senza una manifestazione autorizzata hanno iniziato un volantinaggio dove si sosteneva il doveroso annientamento di forze politiche come la nostra.Gioventù Italiana in maniera responsabile ha accettato l’idea proposta dal Prefetto e dalle istituzioni di non effettuare più la manifestazione nello stesso luogo per motivi di ordine pubblico ma ha legittimamente chiesto che la solita manifestazione potesse essere spostata in un altro luogo della città. La risposta delle istituzioni è stata netta: Nessuna manifestazione , nessuna diritto a manifestare anche con le regolari autorizzazioni .La situazione si è dunque capovolta , chi utilizza la violenza e viola la legge viene tollerato, per chi invece segue le regole gli viene tolto il diritto a manifestare. Le forze dell’ordine dispongono un luogo di concentramento per giovani militanti de la Destra arrivati ormai da molte parti di Italia da cui però sarebbero dovuti partire scortati per arrivare ad un hotel a circa 5 km d Pisa.I nostri militanti si radunano in via Pietrasantina luogo accordato in extremis con le istituzioni in centinaia , ma qui ad aspettarli ci saranno circa cento poliziotti in assetto anti sommossa, come se i delinquenti oggi a Pisa fossimo noi.Ancora una volta i militanti di Gioventù Italiana chiedono di manifestare con bandiere slogan e striscioni contro la privatizzazione dell’acqua e contro le lobby affaristiche e politiche che la eseguono. La Polizia con un cordone ferma i nostri manifestanti che in maniera responsabile , tutti uniti e a braccia alzate ribadiscono il loro diritto a manifestare e a esserci. Di altro avviso sono i responsabili delle forze dell’ordine che circondano la manifestazione per obbligare i ragazzi de la Destra a salire sui mezzi per raggiungere l’hotel. Alla fine il senso di responsabilità del nostro partito pone fine a questa paradossale situazione sciogliendo volontariamente la manifestazione visto che dentro di essa vi erano donne , bambini e famiglie intere . Oggi a Pisa abbiamo chiesto ciò che ci era dovuto e ciò che era nei nostri diritti : Manifestare , abbiamo di tutta risposta ricevuto i manganelli. Siamo certi che vi sia una volontà politica dietro a questa ingiustizia nei nostri confronti e forse anche un timore di fondo per una forza come la nostra che cresce, prende consensi e porta in piazza centinaia di persone su tematiche scomode a molti. Siamo un movimento che rispetta le regole ma vogliamo che venga rispettata la nostra dignità. Oggi recriminiamo con orgoglio di avere salvaguardato il nostro diritto di manifestare. A breve torneremo a Pisa, in piazza, e questa volta nessuno ci potrà fermare.
Luca Lorenzi Segretario Nazionale Gioventù Italiana

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