14 dicembre 2010
Anche la Tecnimont abbandona Torino, le autorità locali si impegnino a fermare l'esodo delle grandi imprese dalla nostra città!
Chiediamo anche ai rappresentanti delle istituzioni locali, in particolare al presidente della regione Roberto Cota viste le promesse elettorali di pochi mesi fa, un maggiore impegno nella difesa dei posti di lavoro sul territorio piemontese.
6 dicembre 2010
Contro le morti bianche, lavoratori a testa alta
Gioventù Italiana Torino chiede che tale episodio serva da esempio affinchè d'ora in avanti venga adottata, parte della classe dirigente, una nuova politica in cui vengano rispettate le norme necessarie per la sicurezza e la tutela dei lavoratori.
Gioventù Italiana Torino chiede che la magistratura faccia il proprio doverein modo che l'amministratore delegato della ThyssenKrupp, responsabile di quanto accadde tre anni fa nello stabilimento, risponda in sede giudiziaria delle accuse ad egli imputate.
Gioventù Italiana Torino intende anche esprimere la propria solidarietà agli altri trenta operai della ThyssenKrupp che si trovano tuttora in cassaintegrazione e che per inizio 2011 potrebbero trovarsi in mobilità.
20 novembre 2010
GIOVENTU' ITALIANA DA IL "BENVENUTO" A TORINO A GIANFRANCO FINI
E' stato ricordato a tutti i presenti che in nome dell'antiFascismo tanto sbandierato dal presidente della camera sono stati ammazzati tanti ragazzi di Destra che avevano l'unica colpa di militare nel Movimento Sociale Italiano di cui Fini è stato anche segretario. Alle proposte di cittadinanza rapida e di diritto di voto per gli immigrati abbiamo risposto con la preferenza nazionale e con la certezza della pena per gli stranieri che delinquono e che devono scontare tali pene nelle carceri dei loro vari paesi di provenienza, alla deriva laicista abbiamo controbattuto con la consapevolezza delle nostre radici cristiane e con la difesa della sacralità della vita in ogni sua forma. La Famiglia è l'unione di un uomo e di una donna che ha come fine la procreazione e l'educazione dei nuovi cittadini di domani, e non i surrogati che vengono proposti da più parti oggi, che altro non sono e saranno che il cavallo di troia per il riconoscimento delle coppie omosessuali.
Non esiste, e non esisterà mai una Destra, che non affondi i suoi valori, e che non animii la sua azione nel trinomio DIO-PATRIA-FAMIGLIA.
Fini ritiene – come ha detto recentemente a “Vieni via con me” su Rai Tre – che il concetto di Patria è cambiato, che la Patria è di tutti, è la Patria degli extracomunitari. Noi la pensiamo diversamente. La Patria è prima di tutto degli Italiani. Chi non la pensa in questa maniera non è di Destra, Fini non è di Destra e Futuro e Libertà non è un partito di Destra. I valori della Destra, oggi, sono rappresentati esclusivamente dal partito di Francesco Storace.
19 novembre 2010
Tappezzata la città di manifesti anti-Fini
15 novembre 2010
Più sicurezza per San Salvario!
Gioventù Italiana Torino chiede che i Carabinieri vengano maggiormente tutelati nel proprio lavoro, specie in quartieri come San Salvario, e invita il Comune di Torino a non tollerare ulteriormente, più di quanto non sia già stato fatto, i "facinorosi" dell'area antagonista , i quali non risultano affatto nuovi di fronte ad espisodi simili.
Gioventù Italiana Torino chiede maggiore impegno da parte delle Forze dell'Ordine e delle istituzioni locali affinchè vengano preservati l'ordine pubblico e la sicurezza a beneficio dei cittadini.
13 novembre 2010
PRIMA GLI ITALIANI
4 novembre 2010
La Cultura del Rispetto
28 ottobre 2010
Gli operai non devono pagare per gli errori dei dirigenti F.I.A.T.!
Il volantino:
Puntando sull' Italia e sul popolo, che su di essa avevano a loro volta puntato?
No.
Ha ringraziato cassaintegrando.
Portando lavoro in altri paesi pagando con i soldi degli italiani.
Delocalizzando la produzione fuori dal territorio, risparmiando anche solo un tozzo di pane pur non di non riconoscere la giusta retribuzione all'operaio italiano.
Gli operai assunti lo erano a tempo per il presunto interesse economico dell'azienda, che li succhiava come si farebbe con un uovo alla coque e poi buttava il guscio.
Si è arrivati a dichiarare che l'Italia è un peso. Un'appendice da buttar via, che senza si starebbe meglio. Una stampella che usurata per il troppo uso è diventata inutile e dannosa.
Una persona almeno coerente o consapevole avrebbe sicuramente la decenza di risparmiarsi certe affermazioni. Se lui non lo ha fatto è perchè evidentemente non ricorda o non sa.
Non ricorda come l'azienda non sia sua, non sia dei vari incravattati che si trovano ai vertici.
L'azienda è nata, è cresciuta ed è sopravvisuta in Italia, e adesso e per sempre è sangue e carne degli italiani stessi. È su di loro che si dovrebbe investire, invece di prenderli in giro ed usarli come fossero ingranaggi senz'anima da buttar via quando troppo usurati e anneriti.
Il manifesto ha lo scopo di ricordare al povero smemorato Marchionne che se lui può permettersi certe dichiarazioni, è perchè le persone e il paese che per anni ha spremuto e che ha appena deprecato sono coloro che gli hanno permesso di trovarsi dov'è adesso.
15 ottobre 2010
Il 6 novembre, La Destra e Gioventù Italiana a Roma, con le nostre bandiere
Gianni Musetti
21 settembre 2010
BLITZ GIOVENTU' ITALIANA DAVANTI AL TRIBUNALE DI TORINO
Stamane, 21 settembre 2010, Gioventù Italiana movimento giovanile de La Destra di Storace ha eseguito un blitz di protesta all'ingresso del tribunale.
Sono stati accesi fumogeni colorati, che hanno formato il Tricolore simbolo sacro ed eterno di una Patria che mai potrà essere divisa.
Un lungo striscione riportante la dicitura "SONO FIGLIO DI UN OPERAIO...SE LANCIO UN FUMOGENO MI ARRESTI???", racchiude lo spirito che anima i giovani militanti nella loro azione di protesta.
Gioventù Italiana agisce alla luce del sole, al contrario di quella mano "rossa" che con il favore dell'oscurità ha imbrattato la sede della CISL con la scritta 10-100-1000 fumogeni come da peggior tradizione della sinistra comunista italiana.
17 settembre 2010
17 luglio 2010
1 giugno 2010
SOLIDARIETA ALLA FLOTTA "FREE GAZA", MANTICA SI DIMETTA!
Inoltre riteniamo completamente fuori luogo ed assurde le dichiarazioni del Senatore Alfredo Mantica attuale Sottosegretario agli Esteri, secondo il quale la spedizione della flotta pacifista "Free Gaza" era "una voluta provocazione" e la reazione israeliana era inevitabile.Dopo queste dichiarazioni il Sen. Mantica dovrebbe dimettersi dall'incarico perchè non più compatibile con il ruolo di rappresentante dell'Italia all'estero
2 maggio 2010
29 APRILE IN RICORDO DI SERGIO RAMELLI, ENRICO PEDENOVI E CARLO BORSANI
Il corteo silenzioso e solenne ha visto la partecipazione di oltre 1000 persone ed è terminato con il "PRESENTE"! e la deposizione di 3 corone di fiori in memoria di questi nostri martiri.
G.I. Torino
25 marzo 2010
GIOVENTU ITALIANA SOSTIENE "LA DESTRA" ALLE ELEZIONI REGIONALI DEL 28-29 MARZO
Ben quattro sono gli esponenti di Gioventù Italiana che prenderanno parte alla competizione per le elezioni regionali nella lista de "La Destra" per la Provincia di Torino
- Pulli Emanuele, vice segretario regionale di Gioventù Italiana e Consigliere universitario nella facoltà di Scienze Politiche a Torino.
- Santaniello Mario, Responsabile di Gioventù Italiana a Piossasco (To).
- Moggi Giuliano, Consigliere del Comune di Treville (Al).
- Corrao Caterina, militante.
Gioventù Italiana Piemonte ringrazia il segretario regionale de "La Destra", nonché capolista alle elezioni regionali, Giuseppe Lonero per l'opportunità concessa ai propri militanti.
8 febbraio 2010
GIOVENTU ITALIANA PRESENTE ALLA FIACCOLATA IN ONORE DEI MARTIRI DELLE FOIBE
I nostri militanti si sono posizionati a metà corteo esponendo uno striscione che recitava "unica colpa: essere italiani!" in ricordo di tutti i nostri connazionali uccisi dalla follia e dalla violenza partigiana.
"La nostra comunità militante ha sempre onorato il "giorno del ricordo" delle vittime delle foibe con proprie iniziative. Quest'anno, invece, abbiamo deciso di aderire a questa grossa manifestazione piuttosto che organizzare autonomamente una nostra commemorazione, in segno di unità e con spirito di collaborazione" ha dichiarato il segretario provinciale di G.I. Valerio Ramini.
La manifestazione, silenziosa e partecipata da oltre 150 persone, si è conclusa presso la lapide di Corso Cincinato dove, dopo la deposizione di una corona di fiori, hanno preso la parola gli organizzatori di Casa Pound, Sergio Vatta dell'Associazione degli esuli istriano-dalmanti ed il nostro Segretario Regionale de La Destra Giuseppe Lonero.
5 febbraio 2010
GIOVENTU ITALIANA RICORDA I MARTIRI DELLE FOIBE
Fino al 1946, le bande di partigiani titini, assai spesso sostenute ed aiutate dalla formazioni partigiane italiane, continuarono a punire in questa maniera le loro vittime, dapprima limitandosi al territorio istriano, per poi passare, fiere del loro operato, all’intera regione di Trieste e della Venezia Giulia. Convinti che una semplice eliminazione fisica non fosse sufficiente per chi si era macchiato della disdicevole infamia di essere fascista (o anche solo italiano!), queste bande si prodigavano in modo da umiliare quanto più possibile le loro vittime, prima di ucciderle gettandole nelle foibe. È così, per questo spietato desiderio di oltraggiare coloro che il loro giudizio non considerava degni nemmeno d’esser uomini, che presero il via alcune delle più abominevoli pratiche di tortura che il nostro Paese abbia conosciuto. Di frequente le vittime, prima d’essere ammazzate, venivano fatte oggetto di una spasmodica caccia all’uomo e, una volta trovate, strappate alle loro famiglie, accecate, mutilate, evirati gli uomini, stuprate le donne, torturate, oltraggiate, tormentate e seviziate! Dopo questi supplizi i più erano fucilati e “infoibati”, ma non mancavano casi in cui essi erano legati col filo spinato insieme ad un cadavere, di uno sconosciuto o di un loro familiare che fosse, e gettati ancora vivi nei crepacci, a perire, nel migliore dei casi, per l’impatto della caduta, oppure a soffrire una lenta morte di fame e di stenti.
Aprendo il libro di scuola su cui avete studiato non troverete nulla su questo argomento. Esso è stato per decenni oscurato alla memoria degli italiani, perché vergognoso e sconvolgente aspetto di quella tanto idealizzata resistenza trionfalmente osannata dalla “cultura” italiana del dopoguerra. Per tanti anni il mondo è stato volutamente tenuto all’oscuro di questi eventi, così come si è fatto di tutto per insabbiare la memoria delle migliaia di persone che furono deportate nei campi di concentramento di numerose località della Jugoslavia. In sessant’anni pochi temerari hanno osato riportare alla luce le testimonianze raccolte su questi fatti. A decenni dai loro barbari assassini, un numero enorme, che mai sarà conosciuto, di vittime militari e civili, uomini, donne e bambini italiani, aspetta ancora la giustizia che gli è stata negata.
Non basta istituire una giornata della memoria, bisogna imparare dalla storia!
MAI PIÙ VIOLENZA! MAI PIÙ ANTIFASCISMO!
Antonio Giulianelli
28 gennaio 2010
I ROM NON SONO RUMENI
Gli zingari in Italia, come nel resto del mondo, rappresentano una comunità eterogenea, dalle mille sfumature e dalle mille espressioni.Mille sono anche gli anni della storia degli zingari divisi essenzialmente in tre gruppi principali: Rom, Sinti e Kalé (gitani della penisola iberica).
A questi gruppi principali si ricollegano tanti gruppi e sottogruppi, affini e diversificati, ognuno con proprie peculiarità.Essi hanno un'origine comune, L'india del nord e una lingua comune, il romanès o romani ©hib diviso in svariati dialetti. L'opinione pubblica, che dei Rom e Sinti conosce poco o niente, tende a massificare e a confondere i diversi gruppi zingari, soprattutto tende a condannare e ad emarginare senza capire.